14 Gennaio 2016
23:00
“Diamoci una mano 2.0”: più di cento alunni seguiti da oltre 80 tutors
ALESSANDRIA – Ha preso il via ufficialmente lunedì 11 gennaio il progetto “Diamoci una mano 2.0”, finalizzato a contrastare la dispersione scolastica dei minori impegnati nel ciclo della scuola dell’obbligo. Partners dell’iniziativa – insieme al Cissaca – l’ICS (Istituto Cooperazione e Sviluppo) Onlus, il Comune di Alessandria, la Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria e la Compagnia di San Paolo di Torino.
“Diamoci una mano 2.0” si prefigge di consolidare e arricchire la sperimentazione avviata dal Cissaca nel 2014, combattendo la dispersione scolastica e l’esclusione di minori dalle opportunità scolastiche ed educative, aiutando quei bambini o ragazzi che rischiano di rimanere un passo indietro nell’apprendimento, poichè inseriti in un difficile contesto sociale o familiare.
Molto importante in questa edizione del progetto la rete delle scuole alessandrine, attive nella fase di reclutamento dei tutors: il Liceo Saluzzo – Plana e l’Istituto Vinci.
Le altre scuole coinvolte con i loro allievi sono l’istituto Caretta di Spinetta, gli Istituti Comprensivi Straneo Morbelli, Bovio-Cavour, l’Istituto Manzoni – De Amicis e la Scuola Primaria Carducci.
I candidati tutors sono 84, quasi tutti provenienti dagli istituti Vinci e Saluzzo. Minore in questa edizione la presenza degli Universitari. All’avvio del progetto sono stati individuati 34 tutors, scelti tra coloro che hanno partecipato agli incontri formativi, e che hanno offerto la disponibilità di giorni e fasce orarie compatibili con quelle dei minori. Ogni tutors assiste 2 bambini, due giorni alla settimana, da gennaio a giugno, guadagnando crediti formativi e 500 € di borsa di studio a fine progetto.
Le richieste di intervento sono state circa 120, di cui 110 sono quelle soddisfatte da DIAMOCI UNA MANO 2.0.
Le sedi per le lezioni sono quelle di Via Gandolfi, la sede dell’ICS per il Centro, alcune aule della scuola media di Spinetta, della scuola Morando e Bovio, aperte tutti i pomeriggi dalle 14 alle 18 dal lunedì al venerdì, alcune anche il sabato dalle 9 alle 18 (giorno in cui si ritrovano i bimbi delle elementari).
La parte innovativa del progetto prevede nel 2016 il coinvolgimento dei genitori: ogni genitore che aderisce al progetto, infatti, verrà invitato a partecipare ad un gruppo per “mettere in gioco” le proprie competenze linguistiche, culinarie, didattiche, artistiche e molto altro, e offrirle agli altri partecipanti, allestendo micro-eventi ludici e culturali a favore dei bambini stessi. In questo modo si creeranno sinergie innovative, sperimentando gli apporti delle varie culture e condividendo tempo, sforzi e traguardi.
“Diamoci una mano” dimostra che, grazie alla collaborazione tra il Servizio Sociale, la Scuola, il volontariato, i giovani e le famiglie, è possibile garantire a ragazzi che fanno fatica ad inserirsi nel percorso didattico un miglioramento nei risultati scolastici – fattore importante per l’autostima e la costruzione del proprio futuro. L’iniziativa permette di fare esperienze reali di solidarietà e cittadinanza attiva per giovani, in favore di minori bisognosi, di valorizzare potenzialità e competenze, di costruire fiducia tra le persone e veicolare messaggi positivi.