20 Giugno 2024
18:05
Nel reparto di Ostetricia di Alessandria un “Salone narrativo” dove confrontarsi sulla gravidanza
ALESSANDRIA – È stato inaugurato ufficialmente mercoledì 19 giugno il “Salone narrativo” all’interno della struttura di Ostetricia dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Alessandria, diretta da Davide Dealberti.
Nel nuovo spazio le pazienti possono confrontarsi e raccontare in un libro le loro esperienze di gravidanza e di ospedalizzazione. Il “Salone narrativo” rappresenta la realizzazione del progetto “Trame di cura e fiducia: la Medicina Narrativa nella pratica clinica” che il team della Struttura ha realizzato nell’ambito delle attività di Medical Humanities condotte in collaborazione con il Centro Studi dedicato, diretto da Mariateresa Dacquino e afferente al DAIRI (Dipartimento Attività Integrate Ricerca e Innovazione).
Il progetto è iniziato nel 2022 con una formazione dedicata che ha visto l’applicazione del metodo del laboratorio narrativo esperienziale e che, al termine del corso, ha visto complessivamente 40 professionisti dell’Ostetricia e Ginecologia lavorare su due parole: fiducia e accoglienza, che in questo nuovo salone e nell’atrio ben si concretizzano.
Partendo dalla volontà di cercare di unire la Medicina Evidence Based con quella Narrativa, i partecipanti hanno lavorato sulla fiducia innanzitutto verso loro stessi come gruppo-reparto, per poi arrivare a trasmettere fiducia alle pazienti e quindi riceverne a loro volta.
Già da dicembre 2022 il progetto ha reso il reparto più accogliente con una scelta accurata dei colori e degli arredi e nel 2023 si sono aggiunte le scritte e simboli sui muri dedicati alla Medicina Narrativa ed emersi proprio durante il corso di formazione.
Ed è così nata l’idea di convertire una stanza del reparto in salone narrativo, che ha visto coinvolti molte delle persone che hanno voluto essere presenti all’inaugurazione: oltre al Direttore Sanitario dell’AOU AL, Luciano Bernini, e al Direttore di struttura, Davide Dealberti, Nicoletta Suter, Responsabile della Formazione dell’Azienda Sanitaria Friuli Occidentale Pordenone e componente del Direttivo SIMeN, che è stata tra le docenti che hanno tenuto il corso e che hanno seguito tutto il percorso, l’associazione Xenia, che ha donato la libreria e due quadri dell’artista Bruna Rapetti, Nadia Biancato di ADISCO, Cinzia Spriano di Io Arrivo Prima, l’associazione Ciao Lapo, Paola Cosola, della Biblioteca Biomedica AOU AL, che ha donato i libri e ha all’attivo il progetto di Nati per leggere durante il corso preparto e il Gratta e Leggi, e Solidal per la Ricerca, che ha sostenuto fin dal principio le attività di ricerca e formazione nell’ambito delle Medical Humanities.
Presenti anche gli artisti Ornella Balbo e Piero Rocchi; quest’ultimo ha realizzato un quadro su commissione della famiglia Tavaroni – Masi in memoria della figlia. Nell’atrio del salone, infine, è ora presente l’opera dell’artista Faé Djéraba “Donami un pensiero”.