Autovelox, Globoconsumatori rimarca: “Servono solo a fare cassa”
ALESSANDRIA – “Gli autovelox non servono a evitare incidenti ma a fare cassa“. Ne è convinta Globoconsumatori che da anni, “ben 12” ha ricordato il presidente Mario Gatto, porta avanti la battaglia contro i rilevatori di velocità e le battaglie degli automobilisti contro le multe comminate con gli autovelox. Per l’associazione la recente ordinanza della Cassazione sui rilevatori elettronici di velocità non lascia più spazio sulle strade alle apparecchiature non omologate e neppure spazio a interpretazioni che vorrebbero allentare i confini fissati dalla Suprema Corte e riavvicinare il significato di “omologazione“ e quello meno stringente di “approvazione“.
Nel mirino di Globoconsumatori è finita la giornata formativa per la Polizia Locale organizzata ad Alessandria da Sodi Scientifica, l’azienda fiorentina che ha inventato l’autovelox e ne detiene il marchio. Globoconsumatori ha storto il naso davanti al patrocinio concesso dal Comune di Alessandria a un convegno in cui a parlare a una platea di operatori di Polizia Locale sono stati consulenti di una delle maggiori aziende che produce le apparecchiature di rilevamento della velocità. L’associazione dei consumatori ha poi stigmatizzato “la leggerezza interpretativa” che avrebbe anche convinto la Polizia Locale di Alessandria a riattivare l’autovelox in dotazione. Il rilevatore di velocità mobile dei vigili di Alessandria è “in stand by” da aprile ma il Comandante della Polizia Locale, Alberto Bassani, vorrebbe riattivarlo perché, più dei possibili ricorsi, preoccupa la mancanza di uno strumento utile a prevenire incidenti mortali.
Per Mario Gatto è, però, “una favola metropolitana” credere che i rilevatori di velocità siano “la panacea” per gli incidenti stradali: “Secondo l’Istat le prime tre cause di incidenti sono la distrazione alla guida, e in particolare l’uso dei cellulari, la guida in stato di ebbrezza e quella sotto l’effetto di stupefacenti. Queste sono cause che non si possono rilevare con un autovelox ma solo da una pattuglia con contestazione immediata”. Garantire la presenza di agenti “con paletta e fischietto”, però, “costa”, ha sottolineato Gatto. Più bassa è invece la spesa per i Comuni per noleggiare “occhi elettronici” e stanare, e multare, chi supera i limiti di velocità.
Magari la statistica non mette la velocità tra le prime tre cause di incidenti ma di certo la velocità ha un impatto sulla gravità di alcuni incidenti e l’autovelox, per molti, è un deterrente a schiacciare il piede sull’acceleratore: “Noi non siamo contro strumenti per il controllo della velocità – precisa il presidente di Globoconsumatori – Così come gli utenti rispettano determinano norme della strada altrettanto, però, devono fare le pubbliche amministrazioni. Se gli strumenti non sono omologati, elemento primario e indispensabile, allora non si possono utilizzare”.