Autore Redazione
giovedì
11 Luglio 2024
15:20
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Cronaca - Alessandria

All’Ospedale di Alessandria 12 studenti dal Brasile, Colombia e Messico per conoscere la sanità italiana

All’Ospedale di Alessandria 12 studenti dal Brasile, Colombia e Messico per conoscere la sanità italiana

ALESSANDRIA – Sono 12 gli studenti provenienti da Brasile, Colombia e Messico che si alterneranno nel mese di luglio all’Ospedale di Alessandria, l’unica azienda piemontese ad esser stata selezionata per la Doctors in Italy Fellowship. Un interessante progetto che prevede per gli universitari di svolgere un programma di osservazione ospedaliera, con l’obiettivo di far conoscere la sanità italiana ai futuri professionisti, promuovendo al contempo l’impatto sociale e l’immagine delle istituzioni ospitanti a livello internazionale.

Ad accogliere ufficialmente i primi otto studenti sono stati il direttore generale dell’AOU AL, Valter Alpe, e il direttore del Dipartimento Attività Integrate Ricerca e Innovazione, Antonio Maconi. Ed è proprio attraverso il coordinamento del DAIRI, in stretta collaborazione con la Doctor Today di Roma che organizza il Doctor in Italy, che sono state individuate, in base alle preferenze degli studenti, le strutture dell’Azienda che ospitano gli otto americani: Ostetricia e Ginecologia diretta da Davide Dealberti, Cardiologia diretta da Gianfranco Pistis, Pediatria diretta da Enrico Felici, Chirurgia pediatrica diretta da Alessio Pini Prato, Chirurgia generale diretta da Fabrizio Panaro, Chirurgia toracica diretta da Stefano Meda e Endocrinologia e malattie metaboliche diretta da Marco Gallo.

Alessandria è stata l’unica realtà individuata a livello piemontese da Doctors in Italy Fellowship che coinvolge studenti americani e di altri paesi anglofoni, per offrire la possibilità di conoscere dal vivo la sanità italiana, tramite un’attività di osservazione in strutture pubbliche e private. Gli studenti universitari, in particolare, entreranno in contatto con il modello sanitario italiano in sinergia con i medici e in una fase precoce della loro formazione, creando le basi per una collaborazione a lungo termine tra i professionisti italiani, i futuri medici della sanità americana e le istituzioni per cui lavoreranno.

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