25 Luglio 2024
14:29
A Fubine strappati i manifesti del Pd sulla vicenda dei tre consiglieri comunali: “Gesto vigliacco”
FUBINE MONFERRATO – Sabato scorso il segretario cittadino del Pd di Fubine, Mauro Antonio Longo, si è recato dai Carabinieri per sporgere denuncia contro ignoti. I manifesti del Partito Democratico affissi in paese e dedicati alla lunga vicenda che ha visto protagonisti tre consiglieri di opposizione sono stati strappati. “L’intento è chiaramente quello di impedire che i cittadini possano leggerne il contenuto” ha sottolineato il segretario cittadino Longo “strappare o sfregiare nottetempo un manifesto politico può sembrare una piccola violenza che però sarebbe sciocco sottovalutare, per due ragioni ben precise: sempre di violenza si tratta e talvolta (la storia insegna) è solo l’anticipo della violenza sulle persone”.
“È nota la vicenda che ha visto il Comune, in persona del sindaco Lino Pettazzi, reiterare azioni amministrative e giudiziali nei confronti dei tre ex consiglieri di minoranza Chiara Longo, Lino Accardi e Jacopo Garlasco, subire sconfitte in ogni grado di giudizio e ricevere una severa condanna al pagamento delle spese processuali” ha aggiunto l’esponente del Pd “l’importo a carico delle casse comunali potrebbe avvicinarsi ai 200.000 euro ma il Comune non ha mai pubblicamente esposto quanto pagato ai propri avvocati e quindi così si stima. Quello che è certo, anzi certissimo, è che, ad oggi, non sono state restituiti i 96.000 euro spesi dai tre consiglieri per difendersi, come decretato dalla Corte di Cassazione”.
“Abbiamo quindi un Comune che non esegue una disposizione della Suprema Corte, un Comune che si sta sottraendo a un obbligo di legge, esponendosi ad una ulteriore crescita delle spese: il sospetto è che le casse comunali siano in sofferenza e che si sia affrontata una vertenza con poca prudenza contabile. Tutto ciò è stato evidenziato e portato a conoscenza dei fubinesi dal Circolo PD di Fubine con l’affissione di manifesti, un metodo forse un po’ antico nell’era dei social ma efficace alla luce delle reazioni scatenate. Dapprima il segretario di questo Circolo (insieme ad altri estranei) è stato querelato per diffamazione dal sindaco pro tempore ma la vicenda è finita nel nulla. Nel contempo l’amministrazione ha anche risposto come corretta dialettica democratica sancisce. Simile invece la sorte delle ultime due affissioni: la prima è stata sfregiata con oggetto da taglio (coltello, roncola?) alla sede del circolo nel fine settimana che va dal 21 al 23 giugno. Il secondo episodio, venerdì scorso, vede lo strappo violento dei manifesti esposti nella piazza del mercato prima del momento di maggior visibilità dei medesimi. Vigliacco il gesto e vigliacco chi ha paura di una verità che continueremo a ribadire con forza: la violenza politica degli ultimi due episodi descritti non ci fermerà”.