28 Luglio 2024
15:33
Associazione Pendolari Novesi: “I disagi estivi continuano. Odissea per un gruppo di giovani in gita”
NOVI LIGURE – “I disagi estivi sui treni continuano, e non solo per i pendolari”. Così l’Associazione Pendolari Novesi ha evidenziato la difficile situazione del traffico ferroviario. “Pochi giorni fa un gruppo di minorenni piemontesi, in gita per un campo estivo giovani in Liguria, ha vissuto una vera e propria odissea sul viaggio di ritorno, insieme ai propri accompagnatori, sulla tratta Alassio-Genova-Novi Ligure. Siamo al corrente di questo increscioso fatto, e lo denunciamo, dato che siamo stati coinvolti direttamente come associazione” ha sottolineato il presidente dell’associazione Andrea Pernigotti.
“I malcapitati, di ritorno da Alassio, al loro arrivo nella stazione di Genova Principe, hanno scoperto che il loro treno regionale per Novi Ligure (treno Genova – Torino) sarebbe partito da Genova Sampierdarena a causa dei lavori sul nodo. Pur lodando l’encomiabile lavoro del personale di Assistenza Clienti del Gruppo FS, non possiamo non imputare l’accaduto a una grave carenza nella comunicazione e indignarci per il fatto che sia stata loro negata una fermata straordinaria nella stazione di Arquata Scrivia, che avrebbe consentito loro di rimanere a bordo del treno IC635 e farsi venire a prendere dai genitori nella succitata stazione. Invece la soluzione proposta è stata, come al solito, l’indecente ed inaccettabile invito a pazientare ed aspettare per un’ora il treno successivo”.
“Quello che è successo somiglia molto a quanto accaduto l’estate scorsa sul Ponente Ligure e ancora l’anno prima e via così: tutte le estati, puntualmente, arrivano i disagi e quest’anno la situazione è ancora più critica a causa dei mille cantieri sparsi nella penisola e concentrati in particolare sul Nord Ovest. E questo è solo la punta dell’iceberg, dal momento che riceviamo mail di protesta e di lamentela da centinaia di persone ogni giorno che denunciano che la situazione si fa sempre più insostenibile ogni giorno che passa. E così è anche facile capire che il sogno di un adolescente italiano è prendere la patente e comprarsi un’automobile, mentre un suo omologo svizzero o tedesco, non vede l’ora di avere in tasca un abbonamento annuale integrato a tutti i mezzi di trasporto pubblico. Alla faccia della tanto decantata mobilità sostenibile e transizione ecologica, di cui i nostri cari e beneamati politici si riempiono quotidianamente la bocca! Anche se ora è un po’ passata di moda”.