Autore Redazione
martedì
30 Luglio 2024
11:01
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Cronaca - Pavia

Waterfront, giunta approva variante: parco acquatico in Viale Resistenza e riqualificazione dell’Idroscalo

Waterfront, giunta approva variante: parco acquatico in Viale Resistenza e riqualificazione dell’Idroscalo

PAVIA – Pavia si prepara a una trasformazione quinquennale con il progetto Waterfront, che sta attraversando una nuova fase sotto la guida dell’amministrazione Lissia. La giunta comunale ha approvato una variante importante del piano, inviandola prontamente alla Regione per ottenere la rimodulazione degli interventi finanziati con 16 milioni di euro da Milano e 1,5 milioni dal Mezzabarba. La variante prevede la creazione di un parco acquatico in viale Resistenza, un progetto che comporta il recupero della piscina scoperta abbandonata dal 2009 e l’integrazione di nuovi spazi verdi.

Il cuore della trasformazione è la sostituzione della vecchia piscina comunale all’aperto con un moderno parco acquatico. L’area, che giace in disuso da oltre un decennio, sarà completamente riqualificata. Il progetto non solo prevede la costruzione di una nuova piscina all’aperto, ma intende anche creare un ambiente che promuova attività ludico-sportive, contribuendo a migliorare la qualità della vita dei cittadini di Pavia. L’intervento si inserisce nell’azione numero 6 del piano Waterfront, che include una serie di iniziative destinate a riqualificare diverse aree della città.

Il nuovo cronoprogramma azioni del progetto Waterfront

Uno degli elementi chiave del progetto riguarda l’ex Idroscalo di Pavia, attualmente di proprietà del costruttore Carmine Napolitano. Il Comune intende acquistare questa struttura e trasformarla nel nuovo Parco dell’Idrovolante. L’area sarà dedicata a funzioni museali e artistiche, con la creazione di un teatro/auditorium sul fiume, restituendo alla città uno spazio di grande valore storico e culturale. La delibera approvata dalla giunta specifica che questo intervento mira a ricucire i percorsi lungo il fiume da e verso l’Idroscalo, migliorando la fruibilità del territorio e valorizzando il palazzo delle Esposizioni situato nella zona.

Un aspetto delicato del progetto riguarda la comunità Sinti, che attualmente risiede nelle aree tra l’Idroscalo e la vecchia piscina comunale. Questa comunità, composta da circa 300 persone, è stata collocata provvisoriamente in piazzale Europa negli anni Ottanta a seguito di una piena del fiume, e da allora ha acquisito la residenza a Pavia. Il nuovo piano prevede la valorizzazione di queste aree con la creazione di un parco pubblico, destinato a diventare il terminale dell’asse di rigenerazione che si estende a est del Ponte Coperto fino al Confluente. Tuttavia, la nuova destinazione della comunità Sinti è ancora in corso di definizione: sarà una delle sfide principali del progetto.

Accanto alla riqualificazione della piscina, il progetto include la rifunzionalizzazione degli scheletri in ferro dei gasometri dismessi, strutture che rappresentano un’importante testimonianza dell’architettura industriale cittadina. Saranno trasformate per ricordare e valorizzare il patrimonio industriale di Pavia. L’intervento sarà affidato ad ASM, proprietaria delle strutture, e contribuirà a creare un nuovo spazio pubblico che integra memoria storica e innovazione.

Un’altra novità introdotta dalla variante riguarda l’ex centrale del Molinazzo, situata tra Pavia e Torre d’Isola. La versione precedente del progetto prevedeva di trasformare questa struttura in un ostello e ristorante. La nuova proposta aggiunge la funzione di accoglienza per i parenti dei malati ricoverati nei cinque ospedali cittadini, un’idea avanzata dal consigliere Roberto Rizzardi. Questa integrazione risponde a un bisogno concreto della comunità, offrendo un servizio di supporto alle famiglie dei pazienti ospedalizzati.

Il cronoprogramma spese aggiornato al 29 luglio 2024

Nonostante le grandi potenzialità del progetto, le sfide non mancano. La ricollocazione della comunità Sinti, ad esempio, richiede una soluzione che sia rispettosa dei diritti e delle esigenze di queste persone, e al contempo compatibile con gli obiettivi di rigenerazione urbana. Inoltre, la realizzazione del parco acquatico e la rifunzionalizzazione degli scheletri dei gasometri comportano un impegno significativo in termini di risorse e coordinamento tra le diverse entità coinvolte. Se realizzato con successo, il progetto Waterfront potrebbe rappresentare un punto di svolta per Pavia, offrendo alla città una nuova identità basata sulla valorizzazione del suo patrimonio storico e naturale. Il nuovo parco acquatico, insieme alle altre iniziative previste, potrebbe trasformare Pavia in un modello di rigenerazione urbana sostenibile, capace di attrarre visitatori e migliorare la qualità della vita dei residenti.

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