Autore Redazione
martedì
30 Luglio 2024
16:01
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Cronaca - Lombardia

Lombardia: una pioggia di fondi per le PMI tra bond e sostegno digitale

Lombardia: una pioggia di fondi per le PMI tra bond e sostegno digitale

PAVIA – La Lombardia si prepara a iniettare nuove risorse nelle sue Piccole e Medie Imprese (PMI), con un pacchetto di aiuti destinato a portare innovazione, internazionalizzazione e sostenibilità.

Data di Disponibilità Importo (€) Destinazione
Da domani 12 milioni Contributo per la partecipazione a fiere internazionali
Dal 3 settembre 20 milioni Miglioramento della digitalizzazione
Metà ottobre 25 milioni Investimenti per le microimprese (fondo perduto)
Fine ottobre 12 milioni Economia circolare e sostenibile
Fine dicembre In definizione Internazionalizzazione
2025 Aggiuntivi Nuove misure di supporto

L’assessorato allo Sviluppo economico della Regione Guido Guidesi ha annunciato un pacchetto di finanziamenti del valore di 101 milioni di euro, che verrà integrato da ulteriori fondi nel corso del 2025. Risorse, provenienti principalmente da fondi europei, che rappresentano una parte fondamentale della programmazione 2020-2027, con l’80% già destinato a progetti attuali. Guidesi ha posto l’accento sui fondi, sottolineando che il 40-50% di essi sarà a perduto. Secondo l’assessore “questi finanziamenti fungono da moltiplicatori delle potenzialità delle imprese, attivando anche l’intera filiera produttiva”.

Da domani, la Regione metterà a disposizione 12 milioni di euro come contributo per la partecipazione a fiere internazionali in Lombardia. Un’iniziativa che mira a supportare le imprese lombarde nell’espansione dei loro mercati oltre i confini nazionali, per promuovere la visibilità internazionale e le opportunità di business. Dal 3 settembre, invece, altri 20 milioni di euro verranno destinati al miglioramento della digitalizzazione delle PMI. La digitalizzazione è una delle chiavi per mantenere la competitività delle imprese nel mercato globale, in termini di efficienza operativa ed opportunità di crescita.

Un ulteriore sforzo sarà rappresentato dai “Bond Lombardia”, con 32 milioni di euro pensati per le filiere produttive. Attualmente, il territorio lombardo ospita 65 filiere riconosciute, composte per il 98% da imprese e per il restante 2% da istituti di ricerca e università. A metà ottobre, 25 milioni di euro saranno messi a disposizione delle microimprese sotto forma di contributi a fondo perduto, con un massimo di 300.000 euro per ciascun beneficiario. Un supporto vitale per le microimprese che spesso incontrano difficoltà nell’accesso al credito. Infine, entro la fine di ottobre, ulteriori 12 milioni di euro verranno destinati all’economia circolare e sostenibile. Un ultimo finanziamento per promuovere pratiche aziendali che riducano l’impatto ambientale e migliorino la sostenibilità delle operazioni, in linea con gli obiettivi dell’Unione Europea.

Investimenti e internazionalizzazione

L’assessore Guidesi ha chiarito che oltre ai 100 milioni di euro presentati, la Regione Lombardia ha già erogato incentivi a fondo perduto per un totale di oltre 162 milioni di euro, attivando investimenti per oltre 762 milioni di euro. Questi contributi hanno generato un effetto moltiplicatore significativo per l’economia lombarda, con un indotto pari a 6 o 7 volte lo stanziamento iniziale. Inoltre, alle risorse si aggiungono oltre 413 milioni di euro di finanziamenti erogati dagli istituti bancari grazie alle misure regionali. Tra le altre misure previste per il periodo successivo all’estate, figura anche la “Opportunity Lombardy”, una manifestazione di interesse per aree di investimento che consente di mettere in contatto investitori e potenziali venditori.

La battaglia per la neutralità energetica e ambientale

La Lombardia continua a giocare un ruolo di primo piano in Europa, guidando un gruppo di 36 regioni produttive che promuovono istanze diverse rispetto al “Green Deal” europeo. Nonostante gli equilibri politici europei non siano cambiati con le ultime elezioni, Guidesi ribadisce l’importanza di perseguire la neutralità energetica e ambientale: “l’obiettivo è ridurre l’impatto ambientale senza imporre una via unica e uniforme per tutti“,  ha affermato l’assessore. Un esempio riguarda il settore automobilistico: la Lombardia, con la sua significativa filiera automotive, rischia di essere penalizzata da una transizione forzata verso l’elettrico. Simili preoccupazioni emergono anche nel settore chimico, dove l’imposizione di standard uniformi potrebbe danneggiare la competitività delle imprese locali.

La sfida per la Lombardia non riguarda solo le dinamiche interne all’Unione Europea. La premier Giorgia Meloni sta cercando di riaprire un dialogo industriale con la Cina, una mossa che la Lombardia vede con cautela. Per la Regione, la Cina rappresenta più un concorrente che un partner, in un contesto globale dove la competitività è fondamentale per il successo economico”, sottolinea Guidesi.

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