Cronaca - Piemonte

Caporalato. Il tavolo regionale diventa permanente. “Presto” ordinanza per lo stop al lavoro nelle ore più calde

PIEMONTE – La Regione vuole estendere a tutto il territorio piemontese il cosiddetto “modello Cuneo” contro il problema dello sfruttamento dei lavoratori in agricoltura e il caporalato. Come spiegato dal Governatore Cirio, le singole prefetture del Piemonte, coordinate da quella di Torino, convocheranno a breve incontri a livello provinciale con i soggetti interessati per adattare il protocollo ai vari territori in base alle varie esigenze e caratteristiche.

Il Presidente della Regione Piemonte ha anche dato mandato agli uffici di predisporre con urgenza un’ordinanza “valida quantomeno fino al 31 agosto” per la possibile sospensione dei lavori agricoli e di cantiere nelle ore più calde della giornata:I cui contenuti e modalità applicative saranno discussi preventivamente con le diverse parti interessate in modo da tenere conto delle esigenze inderogabili delle aziende e al contempo offrire una concreta tutela per i lavoratori“.

L’annuncio è arrivato al termine del primo incontro tra Regione, Prefetture, associazioni datoriali, sindacati confederali e di categoria per l’attivazione del Tavolo regionale contro lo sfruttamento lavorativo in agricoltura che si è tenuto a Palazzo Piemonte. Hanno partecipato per la Giunta regionale la Vicepresidente e Assessore al Lavoro e Formazione Elena Chiorino, l’Assessore al Commercio, Agricoltura e Cibo, Parchi, Caccia e Pesca Paolo Bongioanni e l’Assessore alla Sicurezza e Immigrazione Enrico Bussalino.
Per le Prefetture erano presenti la vicaria del Prefetto di Cuneo Maria Antonietta Bambagiotti, il vice prefetto di Asti Enrica Montagna, il dirigente della Prefettura di Torino Gianfranco Parente. Per le associazioni di categoria il presidente di Coldiretti Torino Bruno Mecca Cici e il Vice Direttore Coldiretti Piemonte Enrico Rinaldi, per Cia Piemonte il presidente Gabriele Carenini e il direttore Giovanni Cardone, per Confagricoltura Piemonte il presidente Enrico Allasia e Marco Boggetti. La delegazione sindacale era composta per la Cgil dal segretario regionale Giorgio Airaudo, Annamaria Poggio e Piertomaso Bergesio; per la Cisl il segretario regionale Luca Caretti, Franco Feria, Paolo Pozzo e Rocco Zagaria; per la Uil Torino e Piemonte il segretario regionale Francesco Lo Grasso; i sindacati dei lavoratori agricoli erano rappresentati da Erisildo Kurti (Uil Cst Asti-Cuneo), Alberto Battaglino (Uila Piemonte), Manuela Vendola (Uila Torino) e Paolo Capra (Uila Asti-Cuneo). Per le cooperative Renzo Brussolo di Legacoop e Roberto Morello di Fedagri.

Il Vicepresidente e Assessore al Lavoro e Formazione, Elena Chiorino: “Lavoriamo a un’ordinanza che, tenendo conto delle diverse realtà lavorative locali, consenta di agevolare i lavoratori nelle ore più critiche della loro giornata. E per quanto riguarda il tema del caporalato, nei prossimi giorni e settimane definiremo un protocollo che possa venire mutuato e adattato sui vari territori, avendo ben chiaro che il lavoro dà dignità, ma deve essere lavoro di qualità che garantisca salute e sicurezza delle persone“.

L’Assessore al Commercio, Agricoltura e Cibo, Paolo Bongioanni: “Nel contrasto al caporalato, che è una delle priorità della Regione Piemonte, in questo tavolo aperto alle associazioni datoriali agricole, alle Prefetture coordinate da quella di Torino, ai sindacati e alle cooperative abbiamo definito un percorso per arrivare all’applicazione del “protocollo Saluzzo” – che è stato un modello virtuoso che ha funzionato – prima all’area Albese e quindi al resto del Piemonte. È un’operazione che naturalmente verrà coordinata dalle Prefetture, ma la Regione sarà assolutamente presente. Così come siamo al lavoro per un’ordinanza che vada a calmierare il problema delle ore più calde nei lavori agricoli e nei cantieri edili“.

L’Assessore alla Sicurezza e Immigrazione Enrico Bussalino ha quindi aggiunto:”È stato un incontro proficuo. La passata Giunta regionale aveva già stanziato risorse per i Tavoli sull’immigrazione, per i quali ringrazio gli uffici competenti. Anche sul problema del blocco orario nella fascia più calda vogliamo arrivare a una soluzione che tuteli i lavoratori senza penalizzare le aziende”.

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