Autore Redazione
lunedì
5 Agosto 2024
05:12
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Politica

Taser a Pavia: Fratelli d’Italia pronta a coinvolgere la Corte dei Conti

Taser a Pavia: Fratelli d’Italia pronta a coinvolgere la Corte dei Conti

PAVIA – Non si placano a Pavia le polemiche sulla sospensione dei taser per gli agenti della polizia locale, una decisione presa attraverso una semplice email dall’assessorato alla Legalità e destinata a diventare il tema centrale della prossima seduta del consiglio comunale a settembre.

Tutto parte dalla decisione dell’assessorato alla Legalità di sospendere l’utilizzo dei taser attraverso una semplice email al comandante della Polizia locale. La comunicazione, rapida come un fulmine ma altrettanto lapidaria, ha scatenato una tempesta di critiche. Fratelli d’Italia non ha perso tempo e ha annunciato che presenterà un ordine del giorno per chiedere chiarimenti all’assessora alla Legalità, Alice Moggi. Non solo: il gruppo consiliare ha intenzione di coinvolgere anche la Corte dei Conti, dato che “ben 12.000 euro erano stati spesi per la formazione degli agenti”, hanno sottolineato i portavoce.

Matteo Chiù, consigliere di Fratelli d’Italia, ha ribadito la sua posizione con fermezza. La revoca, dice Chiù, non ha seguito il corretto iter amministrativo e questo rappresenta un problema serio. Non è solo una questione di procedura, ma di sicurezza”. Chiù sottolinea che i taser, secondo alcune ricerche, “riducono del 70% la probabilità di arrecare danni ai sospettati e del 40% quella di ferirsi. Numeri che fanno riflettere e che, secondo il consigliere, dovrebbero indurre a una seria considerazione della reintroduzione del dispositivo”.

Ma non tutti sono d’accordo. L’assessore Rodolfo Faldini ha espresso preoccupazioni riguardo ai rischi legati all’uso dei taser. Secondo Faldini, in caso di incidenti o disgrazie, sarebbero i vigili a dover sostenere le spese legali delle eventuali ripercussioni, poiché senza una copertura assicurativa privata, né lo Stato né il Comune coprono tali costi. Un’argomentazione che ha trovato una risposta secca e puntuale dalla Uil Fpl, il sindacato dei lavoratori della funzione pubblica.

Maurizio Poggi, segretario provinciale della Uil Fpl, ha risposto con una lettera altrettanto pungente. Poggi ha precisato che i dipendenti comunali sono coperti gratuitamente da un patrocinio legale che prevede l’assunzione, da parte dell’ente, di ogni onere di difesa in caso di procedimenti civili o penali per azioni svolte in servizio. Insomma, secondo Poggi, le preoccupazioni di Faldini sono poco più che ipotesi scolastiche, smentite dalla realtà dei fatti.

La polemica sui taser non è solo una disputa tecnica, ma un vero e proprio scontro ideologico. Da una parte, Fratelli d’Italia insiste sull’efficacia e la sicurezza del dispositivo, dall’altra, l’assessore e altri critici sollevano dubbi legali e morali. In mezzo, ci sono i cittadini, spettatori interessati di una vicenda che tocca da vicino la loro sicurezza quotidiana. Le voci di corridoio dicono che alcuni consiglieri comunali siano già sul piede di guerra, pronti a fare battaglia in aula a settembre. Chiù e il suo gruppo stanno affilando le armi dialettiche, preparandosi a una seduta infuocata. Nel frattempo, l’assessore Moggi non ha rilasciato ulteriori dichiarazioni, lasciando che siano i fatti, e forse qualche battuta tagliente, a parlare per lei.

La questione dei taser a Pavia diventa così un simbolo delle sfide che le amministrazioni locali devono affrontare quando si tratta di bilanciare sicurezza, legalità e diritti dei lavoratori. Saranno i dati e le statistiche a vincere, o le preoccupazioni legali e morali prevarranno? Settembre è dietro l’angolo, e con esso arriverà il verdetto del consiglio comunale. Nel frattempo, la città aspetta e osserva, tra un risotto alla pavese e una passeggiata lungo il Ticino.

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