Autore Redazione
lunedì
19 Agosto 2024
11:22
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Cronaca - Lombardia

Legge UE sul ripristino della natura: cosa cambia per la provincia di Pavia

Legge UE sul ripristino della natura: cosa cambia per la provincia di Pavia

PROVINCIA DI PAVIA – Il 18 agosto 2024 è entrato in vigore il Regolamento Europeo sul ripristino della natura, pubblicato ufficialmente il 29 luglio nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea. L’atto normativo, fondamentale per la strategia dell’UE sulla biodiversità, segna un cambiamento significativo nella gestione degli ecosistemi degradati. Per la prima volta, la normativa non si limita alla protezione delle aree naturali, ma richiede un intervento attivo per ripristinare gli ecosistemi già danneggiati.

In Lombardia, e in particolare nella provincia di Pavia, questa legge implicherà una serie di modifiche significative. L’obiettivo è ripristinare il 30% di ogni ecosistema entro il 2030, il 60% entro il 2040 e il 90% entro il 2050. Per realizzare questi obiettivi, data la natura regolamentare degli oneri in capo agli stati membri, le azioni necessarie dovranno risultare dettagliate e ben pianificate.

Gli enti locali dovranno iniziare con la mappatura e la valutazione degli ecosistemi degradati.  Regione Lombardia, insieme alla Provincia di Pavia e all’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente (ARPA), avvierà una mappatura dettagliata delle aree naturali compromesse. Questa fase includerà la valutazione della salute degli ecosistemi, come i fiumi, le zone umide e le foreste, per identificare le aree che necessitano di interventi urgenti.

Con i dati raccolti, la Regione dovrà poi elaborare un piano di ripristino regionale entro il 2025. Il suddetto piano definirà gli obiettivi specifici per le diverse aree della Lombardia, con un focus particolare sulla provincia di Pavia. I comuni locali saranno coinvolti nella redazione di piani di ripristino specifici per le loro aree, coordinandosi con la Provincia e la Regione. Gli enti gestori dei parchi regionali, come il Parco del Ticino, saranno fondamentali per garantire che le aree protette seguano le nuove linee guida.

Interventi di ripristino

Gli interventi concreti comprenderanno la rinaturalizzazione delle rive dei fiumi, come il Ticino, e la gestione delle zone umide per migliorare la qualità dell’acqua e la biodiversità. Si prevedono anche attività di ripristino delle foreste e dei boschi, come il rimboschimento e la gestione delle specie invasive. Nelle aree agricole, si introdurranno incentivi per pratiche sostenibili, come la rotazione delle colture e la creazione di fasce tampone verdi.

Una volta approvati, i piani di ripristino saranno attuati e monitorati costantemente. ARPA Lombardia seguirà l’efficacia degli interventi e riferirà periodicamente alla Commissione Europea. Ogni tre anni, la Regione aggiornerà il piano di ripristino in base ai risultati ottenuti e alle direttive europee.

Le campagne di sensibilizzazione e formazione coinvolgeranno la comunità locale, gli agricoltori e i proprietari terrieri, promuovendo il supporto per i progetti di ripristino. Consultazioni pubbliche e progetti di volontariato saranno essenziali per garantire la partecipazione attiva dei cittadini.

Gestione delle Aree Protette

C’è poi il tema delle aree protette, che riceveranno un potenziamento nella loro gestione. Saranno necessari sforzi importanti per ampliare o creare nuove aree protette e per controllare le specie invasive che minacciano gli ecosistemi locali.

L’attuazione di questa legge richiederà una stretta collaborazione tra enti locali, regionali e nazionali. Con una pianificazione dettagliata e l’impegno di tutte le parti coinvolte, la provincia di Pavia potrà raggiungere gli obiettivi di ripristino, migliorando così la biodiversità e la qualità ambientale della regione.

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