Cronaca - Alessandria

Amag Ambiente: “Topi nei mezzi, macchine obsolete e futuro preoccupante”. Sindacati incalzano l’azienda

ALESSANDRIA – Con oltre il90% di adesione, lo sciopero dei 151 lavoratori di Amag Ambiente ha ribadito il profondo malumore dei dipendenti e anche e soprattutto la preoccupazione per il futuro. Questa mattina, lunedì 30 settembre 2024, si è tenuto il presidio davanti ai cancelli dell’azienda in via Monteverde, per ribadire il lungo elenco di problemi che sta vivendo una delle società fondamentali per la città. I sindacati Uil Trasporti, FP Cgil, Fit Cisl e Fiadel, hanno spiegato di aver tentato tutte le vie per un dialogo sbattendo la faccia contro due incontri a vuoto con la proprietà. “Due appuntamenti in Prefettura e due con l’azienda, senza mai ottenere nulla, anche l’appuntamento richiesto all’Amministrazione comunale, in cui speravamo di vedere il sindaco e con il quale avevamo urgenza di discutere, ha visto la partecipazione del solo assessore Giorgio Laguzzi – hanno spiegato Alessandro Porta della Uil Trasporti, Francesco Tutone di Fit Cisl Piemonte, Stefano Cavanna della Fp Cgil e Michele Panella di Fiadel Piemonte”. La gravità dello scenario è ormai palese perché “hanno tentato anche di scavalcare le confederazioni e deligittimare i sindacati, convocando mercoledì scorso i lavoratori, salvo poi trovarsi davanti solo tre operativi e due ammnistrativi. Quanto avvenuto oggi dimostra che non puoi passare sopra i sindacati, ora attendiamo una risposta dall’azienda.”

La preoccupazione e la rabbia sono evidenti nei lavoratori che ancora “portano addosso i segni di una azienda fallita già nel 2014. Ma il problema, aggiungono, è che non c’è solo il futuro a preoccupare ma anche il presente. “I lavoratori entrano in macchine obsolete che spesso non funzionano, al mattino si trovano perfino i topi nell’abitacolo e la popolazione non può accettare una città sporca, non certo per colpa di chi lavora in queste condizioni“. Il “successo” dello sciopero di oggi intanto dà ulteriore forza a sindacati e dipendenti che ora vogliono risposte concrete. Per questo è stata già annunciata una prossima segnalazione allo Spresal per le condizioni di lavoro.

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