Autore Redazione
mercoledì
9 Ottobre 2024
12:13
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Cronaca - Vigevano

Vigevano, detenuto si toglie la vita. Uilpa: “Allarme sovraffollamento”

Vigevano, detenuto si toglie la vita. Uilpa: “Allarme sovraffollamento”

PAVIA – Un detenuto si è tolto la vita lunedì sera all’interno della casa di reclusione di Vigevano. Si tratta di un uomo di origine magrebina, di circa 40 anni, con una pena residua di un anno. L’uomo ha deciso di impiccarsi nella propria cella, portando a 74 il numero di suicidi nelle carceri italiane nel 2024. A questi si aggiungono sette agenti della Polizia penitenziaria che, durante l’anno, hanno scelto di togliersi la vita. Il dato allarma e solleva interrogativi sulla gestione del sistema carcerario.

Il segretario generale della UILPA Polizia Penitenziaria, Gennarino De Fazio, ha denunciato la situazione insostenibile all’interno della struttura di Vigevano. L’istituto ospita 360 detenuti, a fronte di una capienza prevista di 218 posti. Inoltre, le unità di Polizia penitenziaria assegnate, pari a 240, sono insufficienti rispetto al fabbisogno di 315 agenti. Questo caso riflette una situazione critica che riguarda tutto il territorio nazionale, dove oltre 15mila detenuti vivono in condizioni di sovraffollamento e mancano più di 18mila agenti di Polizia penitenziaria.

Le autorità politiche sembrano lontane dal prendere provvedimenti risolutivi. De Fazio ha espresso preoccupazione per le recenti iniziative del Governo, che ha ripristinato i Provveditorati regionali in alcune zone. Tuttavia, queste misure non risolvono i problemi principali e rischiano di aggravare la crisi. La necessità di potenziare gli organici delle forze di sicurezza rimane centrale, così come quella di migliorare le condizioni di vita all’interno degli istituti di detenzione.

La situazione di Vigevano rappresenta solo uno dei tanti esempi di un sistema che fatica a rispondere alle esigenze minime di sicurezza e dignità. Il sovraffollamento e la carenza di personale mettono a rischio sia i detenuti che gli agenti.

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