16 Ottobre 2024
16:38
Caso psicologa, i sindacati sollecitano il gruppo Amag: “Perché è stata scelta la figlia del consulente?”
ALESSANDRIA – I sindacati Fp Cgil, Fit Cisl e Uil Trasporti sono di nuovo intervenuti sulla vicenda della professionista a supporto della psicologa incaricata a svolgere il progetto di welfare aziendale “La prevenzione prima di tutto”. La professionista, infatti, è risultata essere la figlia di Giancarlo Zordan, al vertice della società di consulenza MoveOnTeam che da marzo ad agosto ha lavorato per la multiutility alessandrina.
I segretari provinciali Francesca Voltan, Francesco Tutone e Alessandro Porta hanno infatti risposto alla lettera che l’amministratore delegato di Amag, Emanuele Rava, aveva loro inviato per rispondere alla richiesta di chiarimenti delle parti sociali. Secondo i sindacati, però, questa lettera “non chiarisce ma mescola gli argomenti quasi a giustificare scelte delle quali si fa fatica a riconoscerne la paternità. Le prime due pagine della sua lettera e parte della terza non c’entrano nulla con quanto da noi richiesto perché in verità sono inerenti al progetto welfare che non è argomento di discussione, è invece interessante capire come mai Lei si sia scordato di un incontro ristretto che ha voluto fare con noi organizzazioni sindacali nel quale ci ha detto che vi sareste avvalsi della collaborazione anche di una figura professionale, psicologa, per intercettare il malessere dei lavoratori, e che la raccolta dei dati sarebbe stata utile alle valutazioni del consulente e vostre in merito alle scelte da farsi. Sarebbe altrettanto interessante capire come mai lei senta la necessità di citare la segnalazione di un dipendente dello scorso 7 ottobre, segnalazione che noi non abbiamo portato in alcun modo ad esempio”.
Secondo Fp Cgil, Fit Cisl e Uil Trasporti l’ingegner Rava “non spiega come sia possibile che fra tante scelte che si potessero fare tra i professionisti dalla dottoressa incaricata, quest’ultima abbia alla fine scelto la figlia del consulente e non spiega l’annoso dilemma dei dati anagrafici. Nella sua lettera dello scorso 18 giugno ci accusava di essere legati a vecchi sistemi e poi Le sfugge che all’interno del Gruppo trovano posto il consulente Zordan, una ex collega nonché amica del consulente, la figlia del consulente e dulcis in fundo il figlio del consulente. Non le pare un po’ troppo?”
I sindacati hanno anche ricordato all’amministratore delegato Rava un episodio legato allo sciopero dei dipendenti di Amag Ambiente avvenuto lo scorso 30 settembre. “Lei, insieme al Presidente di Amag Ambiente Paolo Borbon, avrebbe deciso, forse per minare il nostro sciopero del 30 settembre, di convocare tutti i dipendenti di Amag Ambiente il giorno prima delle assemblee sindacali, con il risultato che si sono presentati “spintaneamente” tre lavoratori fra gli operativi. Non Le sembra un segnale sufficiente per capire come abbiate lavorato visto anche il grande risultato di partecipazione allo sciopero stesso? I lavoratori del settore Igiene Ambientale sono operatori che svolgono un lavoro riconosciuto come usurante e noi aggiungiamo a forte rischio di infortuni, non le pare quindi quantomeno inopportuno che si continui a fare un uso indiscriminato di lavoratori di cooperative e di collaborazioni esterne per lavorazioni che possono tranquillamente essere svolte da dipendenti, anche a fronte di limitazioni parziali certificate dal medico competente? Le ricordiamo, caso mai ce ne fosse ancora bisogno, che i 151 dipendenti di Amag Ambiente sono gli unici del gruppo a non aver percepito il premio di risultato del 2023 e che non è mai stato definito il percorso per il premio del 2024, percorso che si sarebbe dovuto espletare entro e non oltre il 31.12.2023. A Lei sembra una cosa corretta?”.