Autore Redazione
mercoledì
23 Ottobre 2024
05:31
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Cronaca - Alessandria

Sfida all’ultima pedalata tra 22 città italiane: Alessandria è arrivata ultima

Sfida all’ultima pedalata tra 22 città italiane: Alessandria è arrivata ultima

ALESSANDRIA – La pioggia dello scorso 18 settembre, giorno della sfida, non ha di certo aiutato ma anche gli anni scorsi Alessandria non aveva ottenuto risultati da podio. Nell’ultima edizione del Giretto d’Italia, però, il nostro capoluogo si è addirittura piazzato all’ultimo posto, battuto da tutte le altre 21 città italiane in lizza. L’iniziativa promossa da Legambiente, giunta alla 14esima edizione, metteva in sfida alcuni centri del nostro paese sopra i 15mila abitanti sulla base della mobilità attiva: l’utilizzo della bicicletta da parte dei loro cittadini. Alessandria ha registrato appena 67 passaggi. Alla fine la città di Padova ha sbaragliato la concorrenza con 7251 passaggi. Seconda Piacenza con 5046 mentre sul terzo gradino del podio si è piazzata la città di Bolzano (3227). Per il Piemonte c’è da registrare il sesto posto di Torino, con 2548 passaggi. Penultima Rivoli con 93, un risultato superiore a quello di Alessandria nonostante si tratti di una città con circa la metà degli abitanti del nostro capoluogo.

“Lo sviluppo della mobilità sostenibile in Italia è rallentato dallo squilibrio tra gli obiettivi ambientali e sociali che vorrebbero le nostre città caratterizzate da spostamenti a basso impatto, rapidi ed economici per tutti” ha detto Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente – A causare questo divario è certamente l’inefficacia delle politiche nazionali e territoriali. All’orizzonte poi, c’è la riforma del Codice della Strada che ci preoccupa, poiché non sembra introdurre risolutive misure che aumentino la sicurezza su strada per gli utenti deboli e, inoltre, si corre il rischio di imbrigliare gli amministratori locali nella definizione di misure di mobilità attiva e condivisa. Non va meglio sul versante degli investimenti, vista anche la preoccupante previsione di tagli nella nuova legge di Bilancio a iniziative che favoriscono il diritto alla mobilità, una sottrazione che rischia di seguire i definanziamenti già effettuati nella Manovra precedente e nel Pnrr a sfavore di nuove infrastrutture e mobilità ciclistica. Ciò che emerge dai risultati del Giretto d’Italia 2024 è che bisogna ripensare anche alla mobilita aziendale partendo dal potenziamento del lavoro da remoto per decongestionare il traffico e alleggerire la pressione sul trasporto pubblico locale e dalla promozione di convenzioni tra aziende e società di sharing mobility”.

“Il bilancio del Giretto d’Italia conferma ciò che Legambiente sostiene da sempre, ossia quanto la mobilità attiva e a emissioni zero cresca nei contesti urbani dove si punta su qualità e sicurezza delle infrastrutture insieme a piani che tendono a riequilibrare la ripartizione modale nei trasporti – sostiene Roberto Scacchi, responsabile nazionale mobilità di Legambiente – Senza politiche determinate, con le quali si scelgono queste direzioni, con tanta difficoltà la cittadinanza opta per muoversi in bici o in micromobilità elettrica, con la conseguenza di una presenza sempre preponderante dell’auto privata lungo le arterie stradali urbane. Il percorso che renderà concreta e strutturale la mobilità attiva sostenibile non può prescindere da un cambio culturale degli stili di spostamento e di vita delle persone, e per farlo bisogna intervenire in maniera trasversale sull’ampliamento dell’accessibilità ai servizi di prossimità, sul potenziamento del tpl, sulla redistribuzione dello spazio cittadino a beneficio degli utenti deboli, con maggiori investimenti. In sintesi, la moltiplicazione di elementi per ciclabilità o micromobilità elettrica, e ancor più in generale per la mobilità sostenibile, è un tassello fondamentale della transizione ecologica, per la conseguente riduzione di inquinamento o gas climalteranti, ma anche per la riprogettazione dello spazio urbano, grazie al quale cresce la qualità della vita nelle nostre città”.

Foto di Micah da Pixabay

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