Cronaca - Pavia

La Via Francigena tra passato e futuro: a Pavia si cammina per riscoprirla

PAVIA – La Via Francigena a Pavia si veste di nuove prospettive, accendendo i riflettori su un tratto che merita di più. Palazzo Mezzabarba ha ospitato la presentazione dell’iniziativa “Un cammino per tutti,” promossa dagli assessori Giampaolo Anfosso e Angela Gregorini, insieme a Riccardo Bernasconi dell’associazione Liberi Saperi. Si camminerà lungo il percorso pavese della storica via, un segmento spesso apprezzato per il paesaggio ma criticato per lo stato in cui si presenta.

Domenica 27 ottobre sarà il giorno in cui i cittadini potranno scoprire, passo dopo passo, i dodici chilometri che costeggiano il Ticino, da Cantarana fino a Scarpone. Un viaggio che si propone di essere molto più di una semplice passeggiata. L’idea è chiara: vivere l’esperienza del pellegrino, raccogliere sensazioni e annotare i punti critici. Tutti invitati a dare il proprio contributo, perché la Francigena non è solo un’antica strada, ma un’opportunità di riscatto per il turismo locale.

Riccardo Bernasconi lancia la sfida: “Serve rendere il percorso accessibile a tutti”. Non una dichiarazione vuota di significato, perché tra i partecipanti ci sarà anche Pietro Scidurlo, fondatore di Free Wheels, realtà impegnata nell’accessibilità per le persone con disabilità. L’inclusione, dunque, non si ferma davanti agli ostacoli, proprio come i pellegrini di un tempo. Si vuole verificare il percorso con occhi nuovi, quelli di chi cerca di far rivivere una tradizione attraverso il turismo lento e sostenibile.

La giornata di domenica non sarà solo una camminata, ma un viaggio immersivo. Al Lido e alla chiesa di San Lazzaro, tappa speciale per l’occasione, si incontreranno storie, passioni e progetti. I partecipanti potranno rifocillarsi al buffet offerto dalla Gilda dei Vagabondi, un gruppo che unisce il gioco di ruolo con l’amore per il cammino. Si tratta di una realtà che, come la Via Francigena, punta a creare connessioni e racconti.

Il progetto ha già raccolto adesioni importanti, tra cui FIAB e Salt, pronti a contribuire al miglioramento del tratto pavese. Un sacchetto per raccogliere rifiuti diventerà strumento di partecipazione attiva, un gesto simbolico per sottolineare l’impegno verso un percorso più curato. Ma oltre alla cura dell’ambiente, emerge anche la necessità di affrontare i problemi strutturali. Il ponte crollato lungo la via, di competenza del Parco del Ticino, è un esempio lampante di quanto c’è ancora da fare. I pellegrini lo segnalano da tempo, e ora è il momento di ascoltarli.

Anche la cultura si inserisce in questo percorso. Valerio Barchi, con la sua graphic novel Bona Via, racconta il viaggio del pellegrino attraverso Pavia. Le sue tavole saranno esposte in una mostra a Sottovento, che si inaugurerà la sera stessa, regalando ai partecipanti un’occasione per riflettere sulla potenza narrativa del cammino. “Il nostro obiettivo è far capire quanto la Via Francigena possa essere un volano per l’economia e il turismo della città,” afferma Samantha Piazzolla, guida turistica.

La camminata sarà anche un test. Non si tratta solo di percorrere i chilometri, ma di fare i conti con le criticità: un “stress-test” per il percorso, dicono gli organizzatori. Come sarà l’esperienza del pellegrino? Cosa può essere migliorato? Queste le domande che domenica troveranno risposta nei quadernetti distribuiti ai partecipanti, pronti a segnalare problemi e suggerimenti.

Il maltempo non sarà un ostacolo. “Andiamo avanti anche con la pioggia”, annuncia Gregorini. Una sfida che mette in gioco non solo la resistenza fisica, ma anche quella mentale, proprio come accadeva nei lunghi viaggi dei pellegrini. Il ritorno avverrà con i bus di linea, in un esperimento di viaggio reale, per capire come migliorare l’esperienza di chi attraversa Pavia lungo la Francigena.

L’evento non sarà solo una passeggiata, ma un’occasione per riaccendere i riflettori su un tesoro storico che merita più attenzione e cura. Chi parteciperà domenica, lo farà non solo per camminare, ma per contribuire a rendere la Francigena pavese un vero e proprio simbolo di rinascita turistica e culturale.

Condividi