Autore Redazione
giovedì
24 Ottobre 2024
11:01
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Tempo Libero - Pavia

Zuppa alla Pavese e Battaglia di Pavia: Max Pezzali ci guida tra sapori e ricordi

Zuppa alla Pavese e Battaglia di Pavia: Max Pezzali ci guida tra sapori e ricordi

PAVIA – La storia è piena di piccoli frammenti dimenticati che, in un modo o nell’altro, ritornano a sorprenderci. Così accade con la Zuppa alla Pavese, protagonista del terzo episodio de “La Pavia di Max” (2017), dove Max Pezzali, ci guida attraverso una delle leggende più gustose (e forse meno conosciute) della città. Ma stavolta non si parla solo di musica, bensì di un piatto povero, essenziale, capace di racchiudere in sé la forza della storia e l’ingegnosità della tradizione contadina.

Max ci porta indietro nel tempo, al 1525, quando a Pavia si combatteva la famosa battaglia che avrebbe segnato il destino di un re e di un impero. Proprio da quell’evento drammatico, racconta Max, prende vita la leggenda che oggi accompagna il piatto: Francesco I di Francia, ferito e sconfitto, venne ospitato da una contadina pavese. Lei, non avendo altro, improvvisò una zuppa con pane secco, uova e brodo caldo. Un piatto semplice, nato dall’ingegno di chi, con poche risorse, cercava di non sprecare nulla. Il re apprezzò così tanto la zuppa che, come narra la leggenda, la ricetta si diffuse fino a diventare più famosa in Francia che in Italia.

E qui, tra aneddoti e ironia, Max non manca di sottolineare un altro legame storico con Pavia: il generale De La Palice, da cui deriva il termine “lapalissiano”. La morte di questo personaggio, avvenuta proprio durante la battaglia, ispirò una canzone che cantava una verità tanto ovvia quanto ironica: “Prima di morire era ancora vivo”. Anche questo, come la zuppa, un frammento della storia pavese che resiste al tempo.

Per chi non conosce Pavia, questa storia può sembrare una favola; eppure, è proprio nei suoi dettagli che la città svela il suo fascino. La Zuppa alla Pavese non è solo un piatto. È un simbolo di resistenza, di adattamento, di semplicità. Un po’ come la città stessa, che a ogni angolo intreccia il suo passato con il presente. E il prossimo anno, nel 500º anniversario della Battaglia di Pavia, il comune sta preparando qualcosa di speciale per celebrare questo legame tra cibo e storia, tra leggende e realtà. Forse sarà proprio l’occasione perfetta per rivivere, con un cucchiaio in mano e un racconto sulle labbra, le vicende che hanno segnato la città.

D’altronde, come ci insegna Max: la bellezza di Pavia sta anche in queste storie, dove la verità è sempre un po’ condita con un pizzico di leggenda.

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