Autore Redazione
lunedì
28 Ottobre 2024
10:03
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Sport - Pavia

Domenica sportiva pavese: Pavia a gonfie vele, Vogherese delude. Logiman rimonta ma non basta

Domenica sportiva pavese: Pavia a gonfie vele, Vogherese delude. Logiman rimonta ma non basta

PROVINCIA DI PAVIA – La provincia di Pavia si tinge di sport, con i riflettori puntati sulle nostre squadre che ogni settimana lottano sui campi di calcio e di basket. Dalle emozioni del derby tra Pavia e Robbio, alla tenacia della Vogherese, passando per le sfide appassionanti di Oltrepò e Casteggio, fino agli ardenti confronti della Scotti e della Logiman Broni, ogni partita racconta una storia di impegno, speranza e rivalità. È un viaggio attraverso le passioni e le delusioni, i trionfi e le sfide, che rendono lo sport uno spettacolo indimenticabile.

Pavia: ancora una vittoria nel chiaroscuro

Pavia colpisce ancora, quattro volte al Fortunati contro un Robbio spazzato via in un derby che non ha mai visto in bilico il risultato. Una vittoria che regala tre punti preziosi e, con essi, una buona dose di sicurezza. Ma l’esibizione in campo ha lasciato qualche ombra: il silenzio stampa imposto da Bellinzaghi si ripete, quasi a voler alzare un muro tra squadra e pubblico, tra risultati e spiegazioni. La scelta del mister, dopo il poker servito, fa riflettere. Pavia al terzo posto, sì, ma resta la sensazione che la società abbia molto da dire ai suoi tifosi.

Il match ha visto Poesio sugli scudi, autore di una doppietta che certifica il suo stato di grazia e il ruolo di leader offensivo. I gol di Concina e Bertelli aprono le danze, ma è il centrocampista a metterci il sigillo, riprendendo la striscia realizzativa interrotta nel turno infrasettimanale. Mentre la difesa regge con Pecorini e Concina a fare buona guardia, davanti c’è un attacco che finalmente gira e mette in cassaforte la gara già nei primi quarantacinque minuti. Pavia, insomma, scende in campo da padrone: ma basterà contro avversari ben più attrezzati?

Ora inizia la vera sfida. Novembre segnerà il cammino degli azzurri, con scontri diretti da non fallire contro Ardor Lazzate e Solbiatese, la vetta del girone, e una trasferta delicata a Vergiate. A tutto ciò si aggiunge la sfida di Coppa Italia contro Academy Calvairate, che metterà alla prova tenuta fisica e ambizioni di Bellinzaghi. Saranno all’altezza?

Vogherese: passa il Chisola al Parisi

La Vogherese inciampa nuovamente tra le mura amiche, soccombendo 1-0 contro un Chisola astuto e cinico, capace di strappare i tre punti con una punizione in apertura di La Marca. Ancora una partenza insicura, un’altra domenica amara, che porta la squadra di mister Cavaliere a soli undici punti e pericolosamente vicina alla zona play-out. Schieramento rinnovato, ma poco incisivo: l’assenza di capitan Giglio per un affaticamento muscolare stravolge i piani, e il tentativo di cambiare pelle con il passaggio a un più offensivo 4-2-3-1 lascia il campo a numerosi interrogativi. Troppe occasioni perse e una manovra che fatica a trovare sbocchi reali.

Non è certo mancato l’impegno. Eppure la reazione, tardiva e sterile, lascia molti dubbi. Un primo tempo dominato dalla gestione difensiva del Chisola, con i rossoneri che faticano a trovare il ritmo, e un’occasione isolata di Zito respinta senza problemi. Ancora una volta il tempo scorre senza azioni decisive, e l’attacco spara a salve. Nel secondo tempo, l’assetto ultra-offensivo mostra coraggio, ma la precisione latita. Anche i cambi non incidono, e l’impressione di un attacco che non riesce a scardinare la difesa torinese diventa realtà. Alla fine, i tentativi si infrangono su un muro, e rimane il rammarico per un punto che sembrava raggiungibile.

La partita termina con parole che suonano come moniti. Il direttore sportivo Rino D’Agnelli riflette sull’atteggiamento timido e sulla necessità di rinnovare la mentalità della squadra. «Dovevamo essere molto più concentrati… nel giro palla avremmo dovuto cercare di più gli attaccanti». Affermazioni che lasciano emergere una domanda cruciale: quanto tempo resta per riparare i guasti? L’attenzione si sposta su Romentino, dove servirà ben più della semplice buona volontà. La scarsa vena offensiva, unita a una difesa che ancora scricchiola, impone riflessioni urgenti. È un momento di svolta per la Vogherese, un bivio tra il riscatto e il rischio di un campionato tutto in salita.

Oltrepò: beffa e amarezza

L’Oltrepò sembra impigliato in un ciclo senza fine: il vantaggio iniziale si sgretola ancora una volta, lasciando ai tifosi solo rimpianti. Dopo la recente beffa contro il Borgaro, in cui il doppio vantaggio è sfumato nella ripresa, si ripete il copione anche contro il Gozzano. Fossati apre le danze con un errore che trasforma un rinvio maldestro in un’autorete rocambolesca, mentre il secondo gol arriva da un rigore che, per molti, avrebbe il sapore di una compensazione arbitrale. La difesa traballa, la classifica parla: Oltrepò a nove punti e un terz’ultimo posto che sembra già una sentenza di primo grado.

La storia dei punti lasciati per strada potrebbe raccontare altro: con il Borgaro si era vista una squadra svuotata, eppure in cerca di certezze; con il Gozzano, al contrario, il controllo del gioco sembrava totale, con azioni pericolose e un dominio apparente. Eppure, un guizzo di Sangiorgio e il rigore contestato mettono a segno un colpo al morale biancorosso, regalando al Gozzano un pareggio insperato. Il campo, nonostante le piogge, non ha ceduto; a cedere, sembra, è stata la determinazione dell’Oltrepò. Il rischio di compromettere l’intera stagione è tangibile.

Mister Parolini appare sereno, almeno in apparenza: “Se c’era una squadra che stava meritando di vincere eravamo noi”, dichiara. La prestazione della squadra, a detta sua, dimostra progressi. Ma questo 2-2, diverso dalla debacle contro il Borgaro, lascia l’amaro in bocca per il mancato terzo gol. “L’arbitro non vedeva l’ora di pareggiare il conto dei rigori”, aggiunge senza mezzi termini. Parole che suonano come un invito alla squadra a non accontentarsi e a puntare a risultati veri, concreti.

Casteggio: una vittoria di carattere

Il Casteggio torna a respirare con una vittoria che pesa, e non solo per la classifica. Con un’infermeria che sembra non svuotarsi, i gialloblù riescono a chiudere una serie di partite casalinghe con tre punti che fanno morale, ma la sfida contro la Vergiatese non è stata una passeggiata. Il primo tempo si apre con Bahirov che timbra subito, portando il Casteggio avanti e risollevando l’umore del pubblico. Ma i rischi dietro l’angolo non tardano a palesarsi. Quanto può durare la fortuna di una squadra che affida tutto al cuore senza le giuste pedine in campo?

Nella ripresa, il copione cambia. La Vergiatese alza il ritmo, e il Casteggio inizia a scricchiolare: Colombo, con un colpo di testa, sigla il pareggio, riaprendo i giochi e gelando gli animi al Dabusti. Mister Civeriati rischia, fa entrare De Stradis e Buscaglia, entrambi non al massimo della forma. Ed è proprio De Stradis, un rischio calcolato, a fare la differenza. “Quando azzecchi i cambi sei un fenomeno”, commenta il mister, “quando li sbagli sei un incapace, questa è la legge del calcio”. Un’ammissione che rivela quanto siano sottili i margini per il Casteggio in questo momento critico.

La parata di Murriero nei minuti finali mette al sicuro un risultato prezioso, ma Civeriati non si illude: “La squadra che avevamo pensato a inizio stagione non è quella che ora va in campo”. La sfida della prossima settimana contro l’Ardor Lazzate porterà nuove incognite, mentre i gialloblù continuano a stringere i denti, sapendo bene che ogni partita diventa una lotta contro le assenze. Quanti punti si possono ancora raccogliere con un organico ridotto ai minimi termini?

Riso Scotti Pavia: il cuore oltre l’overtime

Nel basket Pavia ha la meglio nel supplementare, portando a casa una vittoria sofferta. La Scotti scende in campo con uno spirito combattivo ma lascia troppi spazi ai torinesi, concedendo errori evitabili, soprattutto nella transizione difensiva. Crocetta ha saputo sfruttare ogni passo falso, evidenziando le vulnerabilità di una difesa pavese spesso statica. Senza Hidalgo dal primo quarto, il gioco perde fluidità, ma i singoli emergono, in primis Ronca e Bogunovic. L’assenza del play spinge Pavia a reinventarsi, affidandosi a Lomele e all’esperienza di Apuzzo nei momenti decisivi. La difesa mostra lacune che Torino sfrutta, segnando da tre con precisione chirurgica e mettendo la Scotti alle corde.

Il secondo tempo cambia la dinamica, ma solo quando l’attacco torna a girare e la zona fronte pari si rivela efficace nel ridurre gli spazi. Ronca prende in mano il gioco, dettando i tempi e rispondendo alle offensive torinesi, mentre Smith vive un’altalena di prestazioni che culmina in scelte affrettate, costringendo Cristelli a rivedere la strategia. Torino non molla, rispondendo colpo su colpo fino all’overtime. Qui, senza Smith, Pavia guadagna finalmente ritmo e concretezza, trovando in Bogunovic e Ronca i trascinatori che mancano alla Crocetta. La Scotti centra così la vittoria, ma le debolezze viste sul campo pongono domande sulle prossime sfide, con avversari meno permissivi. Coach Cristelli riconosce la lotta: “Crocetta ha punito ogni errore nostro”, ammette. E lodando Ronca, spinge su un punto cruciale: “In difesa deve crescere mentalmente”. La partita lascia però aperti interrogativi sulla tenuta difensiva e su come la squadra saprà sopperire all’assenza di Hidalgo nelle prossime gare.

Logiman: senza Hartmann si fa dura

La Logiman Broni chiude con un’altra sconfitta esterna, mostrando ancora una volta una fragilità già emersa nelle prime gare. In trasferta su un campo ostico, la squadra fatica a trovare il giusto ritmo e paga le assenze, con l’assenza di Russo che pesa come un macigno e una Hartmann che, pur andando a referto con 14 punti, non riesce a reggere il ritmo partita. La squadra scende sul parquet a ranghi ridotti e con rotazioni forzate, ma il conto finale non perdona. Cosa manca davvero a questa squadra per mantenere costanza e competitività senza cedere in trasferta? L’organico corto ha esaurito le risorse troppo presto, ma non è la prima volta che emerge il tema della preparazione settimanale.

Coach Michael Magagnoli ribadisce con fermezza l’impatto dell’assenza di Russo e delle condizioni di Hartmann: “Hartmann ha fatto mezzo allenamento durante la settimana e non era al top; c’è stato un momento in cui era in ritmo, poi l’ha pagata proprio perché ha lavorato poco. Con una squadra così corta diventa difficile”. Parole che pesano e che aprono riflessioni sul metodo di preparazione e gestione degli allenamenti: quanto incide realmente lavorare a ranghi ridotti per una squadra che punta a mantenere il passo in campionato? Ogni errore in attacco o difesa, ogni mancanza di coordinazione è costata cara, e le mancate rotazioni fanno il resto.

Ora la sfida contro San Giovanni Valdarno non promette tregua, con Magagnoli che guarda già ai prossimi allenamenti, in attesa di riscontri sulle condizioni di Hartmann. “Dovremo capire come potremo allenarci in settimana, sarà fondamentale sapere in particolare le condizioni di Hartmann”, afferma Magagnoli, evidenziando come la squadra non possa permettersi altre defezioni. La Logiman riuscirà a invertire la rotta contro avversarie che si dimostrano sempre più attrezzate e costanti? Se il lavoro settimanale è l’ago della bilancia, per Broni sarà essenziale ritrovare tutti gli elementi chiave e una preparazione più solida per tornare a lottare con continuità.

Volley Garlasco: in testa senza freni

Garlasco sbaraglia Rubiera, e il primato solitario nel girone diventa realtà. La squadra di Mattioli centra tre punti pesantissimi fuori casa, con un 1-3 costruito su una prova di solidità e tenacia. Tuttavia, i numeri non raccontano tutto. Un match segnato dalla fatica in attacco e dalle difficoltà in ricezione, come ha ammesso il coach: “Abbiamo fatto fatica per lunghi tratti. A un certo punto, non avrei scommesso un centesimo su questa vittoria”. Un trionfo che arriva nonostante l’assenza del titolare Ratti, e la squadra lo capitalizza pienamente. Ora, la vetta appare ancora più insidiosa: il prossimo turno con Modena sarà un test.

Certosa avanti tutta, Adolescere e San Genesio in affanno

Nel girone E femminile, Certosa continua a collezionare vittorie e resta nelle alte sfere della classifica con una prestazione impeccabile in tre set contro Castellanza. La squadra dimostra compattezza, e il secondo posto consolida la sua posizione nel gruppo di testa. Diverso il discorso per Adolescere, che incassa un’altra sconfitta, questa volta per mano di Gallarate, nonostante la tenacia in ogni set. In C maschile, Cus Pavia fa la voce grossa con una vittoria netta sul Limbiate, portando punti e morale. E mentre Pavia festeggia, San Genesio torna da Basiglio con le mani vuote. Un campionato che sembra riservare sorprese a ogni incontro, ma chi riuscirà davvero a mantenere il ritmo in questa giostra di risultati?

Stradella domina, Vigevano si prende la scena

In D femminile, Stradella si aggiudica con sicurezza il derby contro Casteggio. Una vittoria netta, tre set su tre, che conferma una capolista con tutte le intenzioni di restare sul trono. In D maschile, Vigevano non si ferma: sbanca Solbiate e prende la testa della classifica da solo, inseguito da Gonzaga Milano che si impone su Universo Pavia. Stradella e Vigevano, con un passo deciso, sembrano già volare verso orizzonti ambiziosi. Ma cosa servirà a chi resta in scia per colmare questo divario?

E così, tra un dribbling e un canestro, Pavia si accende di passione sportiva. Le nostre squadre non solo giocano, ma raccontano storie di sudore e sogni, di cadute e risalite. Come diceva Michael Jordan: “Ho fallito molte volte nella mia vita, ed è per questo che alla fine ho vinto”. Questa è la nostra essenza: la tenacia di chi non molla mai. Ogni partita è un’opera d’arte, ogni atleta un eroe moderno. Con l’entusiasmo dei tifosi, lo spettacolo, qui a Pavia, continua senza sosta, vibrante e coinvolgente, come un canestro allo scadere.

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