Autore Redazione
lunedì
28 Ottobre 2024
18:29
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Politica - Alessandria

All’Istituto Eco il corso di educazione alla legalità, Cazzulo: “Violenza economica una delle forme più subdole da stanare”

All’Istituto Eco il corso di educazione alla legalità, Cazzulo: “Violenza economica una delle forme più subdole da stanare”

ALESSANDRIA – L’assessora alle Pari Opportunità, Roberta Cazzulo, è intervenuta nell’Aula Magna dell’Istituto Superiore Eco in occasione del primo incontro del corso di educazione alla legalità, dedicato alle storie di rinascita dopo la violenza. L’esponente della giunta Abonante, in particolare, ha trattato il tema della violenza economica: “Una delle forme più subdole da stanare, eppure reale più diffuse. Senza indipendenza economica per le donne non ci sono le basi per poter parlare di pari opportunità”. 

“La scuola diventa, quindi, il luogo fondamentale dove promuovere l’educazione alla parità, al rispetto e al dialogo, per favorire una nuova generazione fatta di uomini e donne in grado di vedere nella diversità un valore e non un fattore di discriminazione” ha sottolineato Cazzulo “serve un approccio educativo che copra tutte le fasce d’età, da quelle più piccole fino alle scuole superiori con percorsi didattici in grado di far emergere una nuova pedagogia delle differenze, in chiave positiva, finalizzata alla costruzione di una parità di genere effettiva ed efficace. Una necessità che, a mio parere, si può affrontare anche in chiave multidisciplinare unendo ad esempio storia, letteratura e storia dell’arte, facendo scoprire le figure femminili di cui la storia, anche scientifica è piena. Stimolare la coscienza critica di studenti e studentesse al fine di promuovere la concezione per cui uomini e donne devono avere stessi diritti, stesse libertà, uguali opportunità”. 

“Fondamentale, poi, è educare, coltivare l’umanità come modalità di essere, sentire, vivere, stare in relazione con altri. Il 25 Novembre ci ricorda che ancora troppe donne perdono la vita perché esiste una violenza maschile che punta ad opprimerle. Iniziative come questa ribadiscono che “l’impegno” debba necessariamente partire dalle scuole. Affinché 25 non sia solo una data ma un impegno per tutto l’anno”. 

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