31 Ottobre 2024
10:34
Dieni (dg Pavia): “Alla città servono strutture adeguate, basta con le promesse”
PAVIA – Il direttore generale del Pavia Calcio, Antonio Dieni, rompe il silenzio stampa in un momento di rinnovato entusiasmo per i colori biancoblù. Dopo una fase iniziale di difficoltà la squadra sembra aver trovato una nuova solidità, sia in campionato sia in coppa, e il recente filotto di vittorie ha riportato entusiasmo tra i tifosi. Dieni spiega a Radio Gold le scelte adottate nei momenti più critici e analizza le prospettive del club, non tralasciando le questioni legate alle infrastrutture e al supporto della nuova amministrazione comunale.
D: Ritiene che il silenzio stampa sia stato una mossa efficace o solo un modo per evitare polemiche in un momento di difficoltà? Quali effetti concreti ha avuto sulla squadra?
R: “Il silenzio stampa è stata una decisione strategica per proteggere la squadra dalle polemiche esterne e permettere a tutti di concentrarsi esclusivamente sul lavoro. All’inizio i risultati non sono arrivati, ma l’ambiente sereno ha aiutato giocatori e staff tecnico a lavorare con serenità. Dal mister fino all’ultimo dei ragazzi, tutti hanno potuto focalizzarsi sull’allenamento e sulla costruzione del gruppo, e credo che i frutti di questa scelta si vedano ora”.
D: Pensa che questo slancio sia merito del lavoro tecnico oppure si tratta di successi “dovuti” contro squadre sulla carta abbordabili?
R: “Sono vittorie doverose, sia per il talento dei nostri giocatori sia per l’impegno della società nel costruire una squadra competitiva. Abbiamo investito in calciatori di qualità e questo ha alzato il livello. Va detto che spesso gli avversari danno il massimo contro il Pavia, il nostro blasone li stimola. Ma, nonostante questo, siamo stati capaci di mantenere la concentrazione e fare risultato, dimostrando un netto miglioramento rispetto alla scorsa stagione”.
D: Oltre al risultato, quali indicatori vorrebbe vedere per valutare il percorso del Pavia in questa stagione?
R: “Il risultato è sempre la prima cosa che conta nel calcio, perché è ciò che alla fine determina il successo di una squadra. Novembre sarà cruciale per capire chi siamo davvero. Siamo partiti con una rosa parzialmente rinnovata, puntando su nuovi innesti come Perna e Poesio, calciatori che hanno dimostrato il loro valore e che stanno crescendo insieme al gruppo. L’obiettivo è far sì che questa amalgama porti punti e continuità di prestazioni per centrare la Serie D”.
D: Conosciamo i problemi delle infrastrutture. Cosa intendete fare, concretamente, per migliorare la situazione delle strutture sportive a Pavia?
R: “Abbiamo dovuto fare i conti con una gestione precedente delle infrastrutture tutt’altro che ideale. A parte l’assessore Trivi, che ha fatto quanto possibile, non abbiamo avuto un vero supporto. Lo stadio Fortunati è gestito male, con continui problemi, e questo limita la crescita di tutto il movimento sportivo. In Lombardia vediamo realtà sportive ben gestite, ma qui è tutto rimasto indietro. Ora, con la nuova amministrazione, c’è stata una prima apertura con l’assessore Gregorini, che ha mostrato interesse e partecipato alla presentazione di inizio anno; tuttavia, non possiamo dire altrettanto del sindaco, che finora non ha trovato il tempo per un confronto diretto con noi, cosa che invece ha fatto con altre società sportive al Mezzabarba. Speriamo in un intervento concreto, immediato, per dare a questa città le strutture sportive che merita”.
D: Con l’attuale ritmo di gioco e le prestazioni, quali sono le reali prospettive di Pavia nel girone? Dove pensa che la squadra debba migliorare per diventare una seria candidata alla promozione?
R: “Ci manca ancora un po’ di cattiveria agonistica e serve più consapevolezza di cosa significhi vestire questa maglia. La storia del calcio lombardo passa da Pavia, e chi è qui deve sentire il peso di questa responsabilità. Sono fiducioso, perché stiamo crescendo e se continueremo così, faremo parlare di noi”.