5 Novembre 2024
13:01
Viva Vittoria Novara: il 24 novembre una piazza di coperte per dire no alla violenza di genere
NOVARA – Il cuore di Novara batte al ritmo della solidarietà. Con più di 11mila quadrati in maglia, realizzati da mani generose, e 2.100 coperte già cucite, la città si prepara a dire “No” alla violenza sulle donne attraverso un’opera corale e simbolica. Il prossimo 24 novembre, in piazza Martiri, Viva Vittoria Novara offrirà uno spettacolo di coperte variopinte che coloreranno il centro cittadino, chiamando all’appello chiunque desideri contribuire con un gesto concreto.
Dietro ogni coperta, un filo rosso simbolico unisce centinaia di persone, associazioni, scuole e gruppi della città e della provincia che si sono lasciati coinvolgere in questa avventura. Raffaella Pasquale, in rappresentanza delle associazioni promotrici, ha sottolineato l’ampia adesione all’iniziativa, affermando: “L’obiettivo iniziale di raccogliere almeno 6.400 quadrati è stato quasi raddoppiato”. La raccolta si concluderà il 10 novembre, ma nel frattempo le maratone di cucitura proseguono ogni martedì e mercoledì sera fino al 20 novembre. “Un’occasione unica per toccare con mano il progetto e dare il proprio contributo all’enorme opera relazionale condivisa che stiamo costruendo. Il prossimo obiettivo è richiamare tantissime persone in piazza il 24 novembre e dare un seguito concreto al grande impegno di tutti”. ha aggiunto Pasquale.
Ma dietro il colore delle coperte c’è un progetto di aiuto concreto. Le adozioni delle coperte durante l’evento contribuiranno a finanziare tre progetti di supporto a donne vittime di violenza, portati avanti da altrettante realtà del territorio: Cooperativa Liberazione e Speranza, Aied Novara e Centro Antiviolenza Area Nord Novarese. Ogni associazione destinerà i fondi a interventi mirati e specifici, studiati per fornire un sostegno immediato e tangibile a chi ha subito violenza.
Per Liberazione e Speranza la priorità è ricostruire le basi per una nuova vita. Il presidente Elia Impaloni ha dichiarato: “Sono due i bisogni emergenti ai quali daremo seguito grazie al contributo: il bisogno di lavoro e il bisogno di cura delle donne che escono da situazioni difficili di violenza”. Da una parte, l’obiettivo è creare “percorsi di reinserimento lavorativo, attraverso tirocini, per offrire opportunità di inserimento nel mercato del lavoro alle donne che per vari motivi sono state costrette ad abbandonarlo o che sono prive di esperienza”. Dall’altra, il focus è sui pacchetti welfare, utili a garantire l’accesso ai beni essenziali, come generi alimentari e prodotti per l’igiene. Impaloni ha aggiunto: “Abbiamo pensato a un percorso di cura della propria bellezza e femminilità, indispensabili per riprendere in mano la propria vita e la quotidianità che hanno perso”.
Aied Novara, invece, ha in programma una serie di azioni “pratiche” per intervenire nelle situazioni di emergenza quotidiana. La vice presidente Silvana Ferrara ha spiegato: “Veicoleremo le risorse che ci verranno donate in quelle piccole necessità che possono invertire il percorso delle donne vittime di violenza. Puntiamo a soluzioni concrete come contribuire alle spese per ottenere la patente di guida, cambiare la serratura delle porte di casa, offrire una piccola liquidità per le spese immediate e d’emergenza”. Ferrara ha proseguito: “Spesso c’è bisogno di piccole somme per l’acquisto di viveri, medicine, materiale scolastico, biancheria. Ma vogliamo aiutarle anche negli impegni più sostanziosi quali il pagamento di bollette”. Per le situazioni più critiche, sarà possibile finanziare anche una nuova sistemazione abitativa, con “collocazione in albergo per qualche notte o per sostenere il pagamento della caparra per un appartamento”.
Infine, il Centro Antiviolenza Area Nord Novarese di Borgomanero, gestito da Chiara Zanetta, interviene là dove la violenza si traduce in isolamento economico e sociale. “Ciò che accomuna la maggioranza delle donne che si rivolgono al centro di nostra gestione, oltre all’esperienza di violenza, è la mancanza di un proprio reddito che, oltre a limitare l’uscita dalle situazioni di sfruttamento o di maltrattamento, rende ancora più difficile la costruzione di un reale percorso di autonomia”, ha spiegato Zanetta. Tra le iniziative pensate dal centro, spicca il sostegno all’ottenimento della patente di guida, “un fattore essenziale per le donne che vivono in provincia, dove le possibilità di spostamento senza mezzi propri sono limitate.” Inoltre, il centro offrirà assistenza economica per i figli delle donne accolte, contribuendo “al pagamento di nidi privati o babysitter, una necessità imprescindibile per molte madri che desiderano ricostruirsi una vita lavorativa”.
L’iniziativa Viva Vittoria Novara si configura dunque come un ponte tra l’arte della manualità e il sostegno sociale. Ogni coperta adottata rappresenta un aiuto tangibile e un passo verso l’autonomia per chi ha subito violenza. L’evento non si limita alla raccolta di fondi, ma punta a costruire un legame autentico tra la comunità e chi ha bisogno, un abbraccio collettivo che diventa una rete di sicurezza per il futuro di tante donne.