Autore Redazione
mercoledì
6 Novembre 2024
11:10
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Cronaca - Pavia

Verso una Pavia più verde: l’idea del parcheggio solare al Palazzo delle Esposizioni

Verso una Pavia più verde: l’idea del parcheggio solare al Palazzo delle Esposizioni

PAVIA – A Pavia si pensa ad un parcheggio che, più che una semplice area di sosta, ambisce a trasformarsi in una sorta di centrale energetica al servizio della città. Un parcheggio che non si limita a ospitare automobili, ma che sotto la sua copertura offre energia pulita, grazie a pensiline fotovoltaiche pronte a produrre elettricità. Il progetto, frutto della collaborazione tra la Camera di commercio e il Comune, potrebbe rappresentare un cambio di paradigma: non più semplici spazi asfaltati ma strutture integrate nel tessuto cittadino, capaci di generare risorse e di alimentare il cuore storico della città.

Un mega di energia elettrica, tanto dovrebbe generare questa struttura una volta operativa. Ma al di là delle cifre, il progetto vuole essere un simbolo di innovazione e sostenibilità puntando a rendere Pavia una città “smart” in ogni senso. Un’idea ambiziosa, certo, ma che oggi trova anche il contesto perfetto per radicarsi, visto il bisogno crescente di soluzioni energetiche sostenibili e il recente impulso alla creazione di comunità energetiche rinnovabili (CER). La Camera di commercio, guidata da Giovanni Merlino, spiega di aver lavorato al progetto da un anno, arrivando quasi al traguardo. L’obiettivo non si limita alla costruzione del parcheggio ma punta anche alla creazione di una CER, una rete locale di consumatori e produttori che condividono l’energia generata dai pannelli solari installati sull’area.

Le comunità energetiche rinnovabili, tema emergente in Italia e in Europa, raccolgono l’interesse di cittadini, aziende e istituzioni che si associano per produrre e consumare energia rinnovabile su base locale. Il principio è semplice, quasi rivoluzionario nella sua portata: mettere in comune l’energia prodotta in loco per alimentare attività commerciali e spazi pubblici, evitando sprechi e riducendo la dipendenza da fonti energetiche esterne. In questo caso, il mega di energia generato dal parcheggio dovrebbe sostenere le attività del centro storico di Pavia, in una sorta di circolo virtuoso tra nuova tecnologia e vecchie tradizioni commerciali. L’elettricità prodotta non resterebbe confinata tra il PalaEspo e le strade attigue ma verrebbe condivisa con le piccole imprese locali, restituendo all’economia urbana un po’ di autonomia energetica.

Il progetto si sviluppa in un’area di 9.500 metri quadri, una zona di proprietà mista tra Camera di commercio e Comune. Qui, oltre al parcheggio green, si trovano anche l’ex piscina di viale Resistenza e l’insediamento dei Sinti, destinati a essere trasferiti altrove. L’amministrazione comunale ha intenzione di rinnovare l’area, integrando il nuovo parcheggio smart con altri progetti di riqualificazione, come la creazione di un parco acquatico. Nelle vicinanze, l’ex Idroscalo attende anch’esso una ristrutturazione grazie a fondi regionali destinati al progetto Waterfront, con la speranza di una rivalorizzazione del Lungoticino. Si tratta di un mosaico di interventi che potrebbe cambiare profondamente la zona, offrendo alla città un polo moderno e allineato con le esigenze ambientali attuali.

Pavia si prepara quindi a un cambio di volto. La costruzione di un’infrastruttura come un parcheggio “smart” non è solo questione di posti auto, ma potrebbe segnare un nuovo modo di intendere gli spazi urbani, dove l’energia non solo si consuma ma si produce. E non si tratta solo di una scelta ecologica: puntare sull’autoproduzione energetica e sull’autonomia locale ha ricadute economiche e sociali concrete, creando una rete di soggetti coinvolti in uno scambio equo e funzionale.

Certo, non mancano i dettagli da perfezionare. La Camera di commercio e il Comune devono risolvere alcune questioni tecniche, come le autorizzazioni legate alla vicinanza del corso del Naviglio e la cessione gratuita della parte di terreno comunale. Inoltre, l’investimento richiede tempo per essere ammortizzato, una sfida non da poco per enti abituati a bilanci stringenti. Ma in fondo, ogni innovazione passa per la pazienza e la perseveranza, e qui sembra esserci una visione chiara: costruire un’infrastruttura moderna che vada oltre la funzionalità immediata e abbracci una prospettiva di lungo periodo.

La possibilità di vedere una struttura del genere all’interno del panorama urbano di Pavia offre uno spunto interessante per riflettere sul futuro delle nostre città. Oggi più che mai si sente l’esigenza di trovare soluzioni concrete ai problemi ambientali, ma resta un interrogativo aperto su quanto la società sia pronta ad abbracciare modelli così diversi dal passato. Il progetto della Camera di commercio prova a rispondere con i fatti, proponendo un parcheggio che, pur restando essenzialmente un’area di sosta, mette l’energia al centro della scena. Un’idea semplice, se vogliamo, ma con il potenziale di fare la differenza.

Pavia, con questo parcheggio e la sua CER, potrebbe trasformarsi in un esempio da seguire, un piccolo laboratorio dove testare nuovi modelli di sostenibilità urbana. Forse non sarà la “smart city” di domani, ma certamente si avvicina a essere una città più consapevole e innovativa. E chissà, magari il parcheggio stesso, solitamente luogo di passaggio e poco altro, diventerà simbolo di una città che, pur mantenendo un piede nel presente, guarda avanti.

(foto di repertorio)

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