Autore Redazione
venerdì
8 Novembre 2024
05:35
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Politica - Alessandria

L’attacco del Pd di Fubine: “L’amministrazione comunale ignora le sentenze della Corte di Cassazione?”

L’attacco del Pd di Fubine: “L’amministrazione comunale ignora le sentenze della Corte di Cassazione?”

FUBINE – “Chiediamo chiarezza e rispetto delle regole“. Il portavoce del Pd di Fubine Mauro Antonio Longo ha chiesto all’amministrazione comunale di fornire spiegazioni alla cittadinanza su una vicenda giudiziaria che dura da diversi anni. “A quanto emerge da numerosi documenti ufficiali, l’amministrazione ha intrapreso e ha perso ben nove volte cause legali da lei intentate, venendo nove volte condannata a pagare le spese processuali di oltre 96 mila euro alla minoranza (dimessa illegittimamente e poi dovuta riammettere in consiglio comunale) e per un totale di circa 200 mila euro a carico dei fubinesi ha sottolineato il Pd di Fubine.

“Tuttavia, a più di undici mesi dalle sentenze definitive della Corte di Cassazione, queste somme non risultano ancora minimamente pagate. Vengono i dubbi che non siano stati stanziati i soldi necessari per affrontare tutte le nove cause e che ora non si trovino i soldi nel bilancio comunale”. Anche il fatto che durante questa vicenda sia avvenuto il cambio al responsabile della tesoreria fa venire dei sospetti. Secondo le accuse, il ritardo nei pagamenti non solo andrebbe contro il rispetto delle leggi, ma potrebbe anche comportare un aumento dei costi per la comunità per rendere esecutivi i pagamenti dovuti. Gli oneri ricadrebbero infatti sui contribuenti, generando un malcontento diffuso tra i residenti”. 

Il Partito Democratico di Fubine ha espresso “indignazione per quella che definisce una strana idea di democrazia”. Secondo il Pd il sindaco Pettazzi “non rispetterebbe le leggi e le decisioni giudiziarie” e vorrebbe “eliminare le voci dell’opposizione con azioni legali che si sono dimostrate fallimentari”. “Le sentenze sono definitive, eppure l’amministrazione continua a rimandare il pagamento delle spese legali” ha concluso Mauro Antonio Longo.

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