Premio Liedholm 2024 a Marotta e Belmondo. Insigniti anche i cestisti Cerella e Marino
LU CUCCARO – Come ogni anno a Cuccaro Monferrato è stato celebrato il ricordo di Nils Liedholm con grandi nomi dello sport premiati nel nome del Barone che proprio tra le colline monferrine scelse di vivere la seconda parte della propria vita.
Nel 2024 la giuria ha insignito il presidente dell’Inter Giuseppe Marotta e la campionessa di sci di fondo Stefania Belmondo. Nella sezione Basket dedicata alla memoria di Fabio Bellinaso, inoltre, sono stati premiati i cestisti Bruno Cerella e Tommaso Marino, da 11 anni promotori del progetto benefico Slums Dunk, a sostegno delle periferie di tanti paesi come Kenia, Zambia, Cambogia e Argentina, oltre che anche a Milano e Legnano.
“Liedholm è stata una figura molto importante nella mia vita, io abitavo a 150 metri dallo stadio del Varese allenato da lui dal 1969 al 1971” ha raccontato Marotta “avevo 12 anni e aiutavo i magazzinieri del Varese. Per questo potevo assistere ai suoi allenamenti. Aveva una grande capacità di gestione del gruppo: aveva leadership. Era pacato e tranquillo, sempre pronto a sdrammatizzare. Da lui ho imparato come si gestisce una squadra”.
“Mi piaceva lo sci alpino ma la mia famiglia non poteva permettersi le spese” ha raccontato Stefania Belmondo “È proprio grazie ai miei genitori che ho portato avanti il mio lavoro con tanta determinazione e impegno, insieme allo studio”.
“Con il progetto Slums Dunk io e Tommaso Marino volevamo restituire quello che avevamo ricevuto dallo sport” le parole di Bruno Cerella “nel 2011 abbiamo fatto il primo viaggio in Kenia, giocando a basket tra le baraccopoli di Nairobi. Da lì è partito il progetto per creare campi di pallacanestro e altre sinergie con associazioni dedicate alla salute e all’istruzione, portando i giovani lontani dalla violenza. La nostra visione si è trasformata in una missione. La palla e le regole dello sport sono un linguaggio universale per promuovere i valori della vita”.
“Ho sempre stimato Beppe Marotta” ha sottolineato Carlo Liedholm, figlio di Nils “ha sempre portato nel calcio grande professionalità, classe e competenza. Il premio a Belmondo? Una grande campionessa di uno sport che mio padre amava particolarmente e che praticava da ragazzo. Diceva sempre che il vero sci era quello”.
