16 Novembre 2024
05:00
L’Outlet accende lo spirito natalizio e porta a Serravalle le atmosfere dell’Artico con National Geographic
SERRAVALLE SCRIVIA – Questo sabato 16 novembre al McArthurGlen Serravalle Designer Outlet si darà ufficialmente inizio al periodo più scintillante e magico dell’anno con l’accensione delle oltre 150.000 luci sugli alberi di Natale e di tutte le altre decorazioni luminose lungo le vie del centro. Il Natale al McArthurGlen Serravalle Designer Outlet quest’anno porta i clienti del centro in un emozionante e avventuroso viaggio nel cuore dell’Artico che inizia questo sabato nella piazza principale dell’Outlet con la performance “The Magic Ice Show”. Lo spettacolo, alle 17.30, farà danzare per le vie del Centro tante ballerine in abiti luminosi che accompagneranno i visitatori verso la piazza dove altre danzatrici, all’interno di una sfera di cristallo, faranno vivere a tutti i presenti un momento magico che culminerà con l’accensione del grande albero alto oltre 33 metri.
Entrando all’interno ci si ritroverà nell’Explorer Lodge, la dimora di un vero avventuriero piena di tutti gli strumenti e gli equipaggiamenti per esplorare ogni volta luoghi sempre più selvaggi e affascinanti. I bambini si potranno e divertire con giochi stimolanti e, grazie al mix di reale e virtuale, saranno i protagonisti di questo viaggio che li porterà ad immergersi nella natura.
Per rendere ancora più esclusiva l’esperienza degli ospiti del centro, fino al 6 gennaio 2025 si potrà ammirare la mostra “Wild Christmas”, realizzata da National Geographic Italia per McArthurGlen Serravalle Designer Outlet. Seguendo il percorso delle immagini dei fotografi di National Geographic si incontreranno i panorami immacolati dell’Artide e dell’Antartide, terre in cui piccole comunità umane sfidano i rigori del clima e dove animali straordinari si mimetizzano nel candore del paesaggio. Per scattare queste fotografie, gli esploratori di National Geographic si sono spinti fino al limite delle terre emerse, tra i ghiacci eterni della Groenlandia e dove i più remoti villaggi siberiani si affacciano sul Mar Glaciale Artico. E ancora all’altro capo del globo, in Antartide, in quel continente dove non esistono insediamenti umani permanenti, ad eccezione di una manciata di stazioni scientifiche dove soggiornano ricercatori di tutto il mondo. È grazie al loro lavoro se oggi conosciamo la biologia e il comportamento degli animali che vivono tra i ghiacci perenni, se possiamo indagare gli effetti del cambiamento climatico su quegli ambienti fragili e remoti, se possiamo misurare i minimi cambiamenti della crosta terrestre in questo piccolo percorso fotografico le immagini scattate da Esther Horvath sono un tributo alle donne che hanno scelto di spingersi fino ai confini del mondo per dare il loro contributo al progresso della conoscenza. Il progetto di ritrattistica Women of Arctic Science di Esther Horvath, tuttora in corso, si serve della fotografia per raccontare le storie di successo di scienziate ed esploratrici dell’Artide e il loro lavoro in uno degli ambienti più inospitali del mondo, concentrandosi sulla variegata comunità scientifica internazionale di Ny-Ålesund nelle Isole Svalbard. In questo luogo è ospitata la comunità scientifica più settentrionale del mondo, una base internazionale che accoglie rappresentanti di dieci nazioni. L’intero insediamento è dedicato alla ricerca climatica e ambientale, con un unico obiettivo: comprendere i cambiamenti nell’Artide e l’impatto del cambiamento climatico sull’umanità. In questa regione, l’inverno artico è dominato dall’oscurità della notte polare per più di quattro mesi all’anno.>