8 Febbraio 2016
23:00
Il Governo è sordo e il Conservatorio gli suona #note di protesta
ALESSANDRIA – Saranno “note di protesta“ quelle che risuoneranno sabato 13 febbraio dalle 11 alle 12 e poi dalle 14.30 alle 18 nell’Auditorium del Conservatorio Vivaldi di Alessandria, in via Parma 1. Il mondo dell’Alta Formazione Musicale è infatti “stufo” di attendere il completamento di un processo di riforma del sistema dei Conservatori avviato nel 1999. Per oltre 16 anni, Presidenti, Direttori e studenti dei 54 Conservatori statali italiani e dei 19 non statali hanno vissuto in un limbo e dopo tanta paziente attesa hanno deciso di imbracciare tutti insieme i loro strumenti per far arrivare “a suon di musica” il loro grido di protesta. All’unisono i Conservatori italiani sabato denunceranno “l’assenza una progettualità politica e culturale” che sta soffocando il valore della musica nel nostro Paese. Una giornata di mobilitazione per avere “entro la fine di febbraio” quanto meno delle “risposte” dal Ministero sul ruolo e la rilevanza che si vuole dare ai 6000 docenti di musica e agli oltre 50.000 studenti dei Conservatori italiani. Quello che il mondo dell’Alta Formazione Musicale chiede, hanno spiegato il Direttore del Conservatorio di Alessandria, Angela Colombo e il Presidente, Roberto Livraghi, è un’attenzione che, nel concreto, si traduce “in un nuovo sistema di reclutamento dei docenti, l’ordinamento di tutti i corsi di studio e un incremento delle risorse a disposizione”. Anche se tutto intorno sembra prevalere un “clima di sfiducia” sull’operato delle scuole di Alta Formazione Musicale, i Conservatori hanno dimostrato di saper fare il loro mestiere. Una delle prove è nei “numeri” del Vivaldi di Alessandria: 88 docenti impegnati a seguire 500 studenti che, oltretutto, salgono a circa 700 se si considerano anche gli allievi dei corsi per i bambini e gli adulti. Quasi tutti hanno chiesto di partecipare alla giornata di sabato “tra musica e informazione” hanno sottolineato Andrea Celeste Prota e Francesco Maria Mariotto, insieme a Chris Iuliano membri della Consulta degli Studenti del Vivaldi. Obiettivo della “non stop” di musica del 13 febbraio al Conservatorio Vivaldi è diffondere una “consapevolezza” dei problemi dei Conservatori che vada “oltre il piacere di una bella performance”. La bravura di insegnanti e allievi del Vivaldi è del resto ben nota alla città di Alessandria e all’intera provincia, che lo scorso anno ha potuto assistere ad oltre 100 eventi, una ventina di concerti in più rispetto a quelli mediamente organizzati dagli altri Conservatori italiani. La speranza, quindi, è che in tanti, sabato 13 febbraio, si lascino trasportare dalle “note di protesta” di alunni e insegnanti del Vivaldi per sostenere la battaglia degli Istituti Superiori Musicali italiani.
Tatiana Gagliano