23 Novembre 2024
09:33
Famiglie piemontesi e spese obbligate: più della metà del bilancio per cibo, carburante e bollette. I dati CGIA Mestre
PIEMONTE – Nel 2023 in Piemonte le famiglie hanno destinato il 55% della spesa mensile totale ai beni essenziali, concentrandosi su cibo, bollette e trasporti. Lo certificano i dati diffusi da CGIA Mestre nell’indagine sulle spese obbligate sostenute dalle famiglie italiane. La spesa media mensile complessiva è stata di 2.337 euro, superiore alla media nazionale di 2.128 euro. La quota dedicata alle spese obbligate ha rappresentato un’incidenza significativa, riflettendo un aumento rispetto al periodo pre-pandemia.
La spesa alimentare ha assorbito una porzione rilevante del budget, con una media di 505 euro mensili. I costi legati all’abitazione, inclusi energia e manutenzione, hanno richiesto 445 euro al mese, mentre i trasporti, tra carburante e abbonamenti, hanno inciso per 334 euro. L’inflazione e la crisi energetica hanno contribuito a mantenere questi livelli elevati, condizionando il potere d’acquisto delle famiglie piemontesi.
Nel Nord-Ovest, la percentuale di spesa dedicata a beni essenziali si è mantenuta in linea con il dato nazionale. Tuttavia, l’importo assoluto risulta più alto rispetto ad altre regioni, a causa di redditi mediamente più elevati che si accompagnano a costi della vita superiori. Il contesto economico ha spinto molte famiglie a limitare gli acquisti discrezionali, privilegiando le necessità primarie.
L’impatto delle spese obbligate ha avuto conseguenze anche sui consumi natalizi. Le stime per il Piemonte prevedono una contrazione della spesa rispetto al 2023. L’aumento dell’incidenza delle spese fisse ha lasciato meno margine per gli acquisti non essenziali, una tendenza confermata dall’anticipo degli acquisti durante il Black Friday. Questa dinamica, secondo CGIA Mestre, influisce negativamente sul commercio locale, composto in gran parte da piccoli negozi e botteghe artigiane.
L’analisi delle spese per area geografica evidenzia che il Piemonte, pur avendo livelli di spesa assoluta elevati, rispecchia la media nazionale nell’incidenza delle spese obbligate. L’aumento dei costi per l’abitazione e i trasporti ha avuto un peso significativo. Fattori che, secondo l’indagine, hanno limitato la capacità di spesa complementare delle famiglie, influenzando settori come il turismo, la ristorazione e i beni di consumo durevoli.
Il quadro complessivo indica una difficoltà crescente nel conciliare le necessità quotidiane con la qualità della vita. Gli effetti si ripercuotono sull’economia regionale, con un impatto visibile nei comparti produttivi che dipendono dal consumo interno.