Autore Redazione
giovedì
28 Novembre 2024
09:31
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Cronaca - Vigevano

Vigevano, sindaco Ceffa arrestato per corruzione: coinvolti dirigenti di Asm e una consigliera comunale

Vigevano, sindaco Ceffa arrestato per corruzione: coinvolti dirigenti di Asm e una consigliera comunale

VIGEVANO (PV) – Operazione dei Carabinieri di Pavia nel municipio di Vigevano all’alba di questa mattina. Arrestati il sindaco Andrea Ceffa, il presidente di Asm Vigevano e Lomellina Alessandro Gobbi, l’amministratrice unica di Asm Veronica Passarella, l’amministratore unico di Vigevano Distribuzione Gas Matteo Ciceri e la consigliera comunale Roberta Giacometti. Indagati anche l’ex europarlamentare Angelo Ciocca e il presidente dell’Ance Alberto Righini. Lo riporta La Provincia Pavese.

Le accuse ruotano attorno ad ipotesi di corruzione. Le indagini avrebbero fatto emergere tentativi di condizionamento politico tramite promesse di denaro e incarichi fittizi. Una consulenza legale ritenuta inutile per Asm sarebbe stata assegnata a Giacometti attraverso un prestanome. Nel frattempo, sono in corso di esecuzione perquisizioni, acquisizioni documentali e audizioni di persone informate.

L’inchiesta prende le mosse dalla cosiddetta “congiura di Sant’Andrea” del novembre 2022, quando una parte dei consiglieri comunali di Vigevano rassegnò le dimissioni per tentare di far cadere la giunta comunale. In quel frangente, almeno un consigliere sarebbe stato avvicinato con la promessa di ricevere 15.000 euro per partecipare alle dimissioni di massa. La proposta corruttiva, secondo gli inquirenti, sarebbe stata avanzata da un noto politico locale, ex europarlamentare, e da un imprenditore edile, presidente dell’Ance di Vigevano. Per entrambi sono state disposte perquisizioni nelle abitazioni e negli uffici.

Anche se le dimissioni collettive non ebbero successo, il sindaco avrebbe poi offerto un incarico tramite prestanome a una consigliera comunale per garantirsi il suo appoggio politico. La consulenza ad Asm Vigevano, priva di reale utilità, sarebbe stata orchestrata con la collaborazione consapevole di tre dirigenti dell’azienda. Questi avrebbero contribuito a vario titolo per conferire il compenso alla donna, pur nella piena conoscenza dell’illegittimità della prestazione.

Le indagini proseguiranno nelle prossime settimane con ulteriori accertamenti e approfondimenti.

 

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