Il Cristo mette la firma sul suo futuro: idee e progetti per crescere ancora
ALESSANDRIA – Roberto Mutti, Presidente onorario dell’associazione Commercianti del Cristo di Alessandria, alla fine dell’incontro, con pragmatismo, ha chiesto chi si astenesse e chi fosse contro il “Contratto di quartiere“, senza incappare in alcuna mano alzata. Alla domanda su chi fosse d’accordo solo braccia in aria. Questo il finale di una serata estremamente partecipata che ha sposato l’idea di firmare un accordo che porti avanti progetti e idee per intercettare bandi e finanziamenti.
Cittadini e associazioni hanno messo sul tavolo l’idea del Cristo del futuro: piste ciclabili per unire sobborghi, interventi per la sicurezza con telecamere, una gestione diversa e sostenibile dei rifiuti, progetti per gli animali, servizi scolastici migliori e aperti alla comunità, grande attenzione alla vivibilità e all’ambiente, musei recuperati e iniziative per il turismo. Una esplosione di suggerimenti per non fermarsi al presente ma anche e soprattutto per dare un senso a un quartiere che da piccolo borgo ha saputo crescere continuamente, rinnovandosi. “Oggi pullula di commercianti e di cittadini e le iniziative sono continue” ma è giunto il tempo di fare un salto di qualità. Come illustrato dall’ingegnere Cristina Calvi, esperta di governance del territorio, il Contratto di quartiere è uno strumento che prevede la costituzione di una assemblea e poi una regia tecnica che dovrà scegliere, di comune accordo con i cittadini, i progetti più concreti e validi da portare avanti partecipando a bandi per raccogliere il denaro necessario alla realizzazione. La volontà è di procedere speditamente con la costituzione a gennaio per arrivare alla realizzazione dei primi interventi a fine 2025. Giovedì il Cristo ha assaporato la bellezza della partecipazione che ora non vede l’ora di farsi libertà di agire.