Autore Redazione
domenica
8 Dicembre 2024
18:43
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Cronaca - Novi Ligure

Anche ad Alessandria il digiuno di 24 ore per dire no alla guerra

Anche ad Alessandria il digiuno di 24 ore per dire no alla guerra

ALESSANDRIA – Anche Alessandria vuole dare forza e concretezza alla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. In occasione delle giornata che celebra la carta, martedì 10 dicembre, l’Associazione per la pace e la nonviolenza ha organizzato il digiuno di protesta, ventiquattro ore con solo acqua. “Una forma di lotta nonviolenta che vuole esprimere, a livello individuale e di gruppo l’urgenza del rispetto dei diritti umani e della pace e la vicinanza con chi sta soffrendo a causa di ingiustizia e guerre“. Chi vorrà aderire al digiuno lo potrà comunicare a nonviolence@libero.it

L’Alto Commissario dell’ONU per i Diritti Umani, Volker Türk, ha dichiarato: “Come sapete, ci troviamo in un periodo storico particolarmente pericoloso, in particolare quando il disprezzo e la mancanza di rispetto per il diritto internazionale umanitario e per il diritto internazionale dei diritti umani sta raggiungendo un crescendo assordante. Il diritto internazionale è l’edificio che le generazioni che ci hanno preceduto hanno costruito per proteggere l’umanità dall’autodistruzione. Senza diritto, c’è solo violenza, ingiustizia e sfruttamento. (Per questo) l’investimento nei diritti umani è un investimento nella pace, oggi è più che mai essenziale.”

Questo pensiero è stato condiviso nell’appello fatto dalla Fondazione Perugia Assisi: “Non vogliamo rassegnarci alle continue manifeste massicce violazioni dei diritti umani, della legalità e del diritto internazionale, che comportano perdite e sofferenze umane e ai continui tentativi di paralizzare, condizionare, indebolire, delegittimare e marginalizzare il sistema dell’Onu. Per questo, di fronte agli orrori e ai crimini impuniti che si susseguono in  tante parti del mondo chiediamo al Governo e al Parlamento italiano, alla Commissione e al Parlamento europeo di: agire, per difendere, rafforzare e rilanciare il ruolo di pace dell’Onu, a partire dalla sua capacità effettiva di proteggere e soccorrere le popolazioni travolte dalle guerre; operare per raggiungere la cessazione delle guerre e delle stragi in corso nel mondo, a partire dall’Ucraina, dalla Striscia di Gaza, dalla Cisgiordania, dal Libano e anche dalla Siria. L’alternativa all’Onu è la legge del più forte, il dominio dell’illegalità, dell’arbitrio e dell’impunità, il caos internazionale, la devastazione ambientale planetaria, la violazione sistematica dei fondamentali diritti umani, delle libertà e della democrazia“.

Foto di Sunguk Kim su Unsplash

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