12 Febbraio 2016
12:24
Il consigliere Regionale Ravetti al fianco dei Conservatori italiani e delle loro #note di protesta
PIEMONTE – Il consigliere regionale del PD, Domenico Ravetti, ha garantito il suo sostegno ai Conservatori Italiani che sabato 13 febbraio faranno risuonare le loro #note di protesta in tutta Italia per vedere finalmente riconosciuto il valore sociale e culturale dell’Alta Formazione Musicale nel nostro Paese. Il consigliere Ravertti, ha spiegato, ha depositato un Ordine del Giorno per portare “un tema di grande importanza” all’attenzione anche del Consiglio Regionale del Piemonte e sollecitare così il Parlamento a completare la riforma del sistema di Alta formazione artistico-musicale, attesa da oltre 16 anni.
“Nel testo dell’ordine del giorno – ha spiegato Domenico Ravetti – vengono sottolineati i seguenti dati: nati in Italia nel XVI° secolo, i Conservatori sono Istituzioni di grado universitario appartenenti al comparto dell’Alta Formazione Artistica e Musicale (AFAM), organizzato in 77 Istituti di cui 54 Conservatori statali (più 4 sedi distaccate), 19 Conservatori non statali (ex Istituti Pareggiati) e 4 istituti accreditati, in gran parte con una lunga storia e tradizione; i dati riferiti all’attività dell’AFAM sono significativi della centralità di tale settore della formazione: gli studenti sono 50.000, di cui il 10 per cento stranieri (dato più che doppio rispetto al corrispondente delle Università), i diplomati oltre 6.000 l’anno, mentre il corpo docenti è composto da 6.000 unità, cui si sommano 1.500 unità di personale amministrativo e ausiliario.
L’AFAM costituisce, inoltre, un punto di riferimento culturale importante per il territorio organizzando ben 7.000 eventi all’anno; considerato che lo scorso 27 gennaio le Conferenze nazionali dei Conservatori statali e non statali, riunite presso il MIUR, hanno approvato all’unanimità una Mozione per esprimere grande preoccupazione per la situazione del sistema dei Conservatori e, più in generale, per lo stato in cui versa attualmente la formazione musicale nel nostro Paese; in particolare viene lamentato il perdurare della mancanza di fondamentali passaggi normativi come il completamento della riforma del sistema avviato con la Legge 21 dicembre 1999, n. 508 (Riforma delle Accademie di belle arti, dell’Accademia nazionale di danza, dell’Accademia nazionale di arte drammatica, degli Istituti superiori per le industrie artistiche, dei Conservatori di musica e degli Istituti musicali pareggiati) e l’assenza del decreto sul reclutamento del personale docente e della messa a ordinamento dei bienni.
Le Conferenze riunite dei Conservatori sottolineano, altresì, la grave carenza di risorse pubbliche e l’assenza di progettualità in un contesto di costante sottovalutazione del valore della Musica e delle Istituzioni musicali pubbliche nel contesto culturale e sociale complessivo, di cui sono sintomatici il mancato rinnovo del Consiglio Nazionale per l’Alta Formazione Artistica e Musicale (CNAM), scaduto da tre anni, ed il mancato riconoscimento delle Conferenze stesse quali organismi stabili di interlocuzione tra l’amministrazione ed i conservatori, come da decreti ministeriali istitutivi.
Inoltre il sistema dell’Alta Formazione Artistica e Musicale sollecita risposte immediate alle proprie istanze, in modo tale da poter prevedere azioni efficaci in tempo utile per l’avvio del prossimo anno accademico, in particolare per quanto concerne l’attuazione della riforma e significativi incrementi delle risorse a disposizione del sistema stesso, anche al fine di provvedere alla statalizzazione, entro il 2016, dei Conservatori non statali che stanno vivendo una condizione di gravissima crisi e rischiano la chiusura delle attività formative.
Quindi per segnalare all’opinione pubblica la difficilissima situazione del settore le Conferenze riunite dei Conservatori hanno anche deciso di indire una giornata di protesta e di proposta il 13 febbraio 2016, con iniziative e attività musicali in ogni istituto su tutto il territorio nazionale.
Ad esempio il Conservatorio Vivaldi di Alessandria ha organizzato per quella data l’evento #notediprotesta con concerti per tutta la giornata ed altre attività di sensibilizzazione.
L’importanza della Musica nell’istruzione e formazione dei giovani, confermata anche dalle più recenti ricerche nel campo delle neuroscienze, è riconosciuta dalla Regione Piemonte fin dalla legge regionale 28 agosto 1978, n. 58, che costituisce tuttora la norma-quadro in ambito culturale e che valorizza le Istituzioni e Fondazioni della Musica.
L’Ordine del Giorno in oggetto impegnerà la Giunta regionale del Piemonte a sollecitare il Parlamento a completare la riforma del sistema di Alta formazione artistico-musicale, attesa ormai da oltre 16 anni, oltre a rendere operativo, entro il 2016, il nuovo sistema di reclutamento delle docenze, l’ordinamento di tutti i corsi di studio e la statalizzazione degli Istituti musicali.
Ultimo punto si prevedono modalità atte a consentire al comparto dell’Alta Formazione Artistica e Musicale di poter contare su risorse adeguate a programmare le proprie attività”.