12 Dicembre 2024
05:59
“Nel biomonitoraggio pfas anche i valori di c6o4 e adv”: associazioni chiedono al Piemonte di imitare il Veneto
ALESSANDRIA – “Trasparenza e completezza nelle analisi“. Questa la richiesta del Comitato Stop Solvay, Ànemos, Greenpeace e Vivere in Fraschetta rivolta all’assessore regionale alla Sanità Federico Riboldi a proposito del biomonitoraggio pfas a Spinetta, iniziato lo scorso 23 novembre. Le associazioni dei cittadini hanno rimarcato l’utilità dell’iniziativa “per la tutela della salute dei cittadini e per la valutazione dell’impatto ambientale e sanitario delle attività industriale di Solvay/Synesqo sul territorio ma riteniamo cruciale che il processo sia condotto con la massima trasparenza e completezza per garantire un quadro sanitario reale e affidabile”.
Tre le richieste:
1. Analisi dettagliate dei PFAs prodotti dalla multinazionale Synesqo Solvay. “Chiediamo che i risultati delle analisi del sangue consegnati ai cittadini includano la quantificazione separata del C6O4 e dell’ADV, i PFAs attualmente prodotti nello stabilimento di Spinetta Marengo. Questo consentirebbe di ottenere una fotografia precisa della situazione sanitaria delle persone, evidenziando l’esposizione alle sostanze specifiche emesse dall’impianto tutt’oggi. Lo studio indipendente condotto dalle associazioni nella primavera del 2024 ha dimostrato come la quantità di PFAs nel sangue del 60% delle persone coinvolte superasse la soglia di allerta dei 20ug/ml una volta incluso l’ADV nelle analisi”.
2. Quantificazione del C6O4 nelle urine. “Proponiamo che il biomonitoraggio includa anche la misurazione del C6O4 nelle urine, come suggerito da recenti studi scientifici. Questo parametro è indispensabile per una valutazione più accurata dell’esposizione, considerando che la mobilità del C6O4 nell’organismo umano è diversa da quella dei PFAs a catena lunga”.
3. Studi scientifici in merito alla tossicità dell’ADV e C6O4. “Siamo a conoscenza che la NAS ha recentemente pubblicato una soglia di sicurezza per la somma di 7 PFAs ma esistono altri studi scientifici che pongono in evidenza la tossicità dell’ADV al punto che per la tutela della salute dei cittadini e in una prospettiva di chiarezza con essi risulta essenziale che tutti i PFAs di produzione passata e presente del Polo Chimico di Spinetta Marengo siano riportati nei referti delle singole persone. L’Istituto Zooprofilattico di Perugia ha pubblicato nel 2024 un articolo scientifico sui risultati della ricerca di PFAs (compresi Adv e C6O4) sugli alimenti prodotti vicino al polo chimico di Solvay. Il lavoro evidenzia che i 22 studi condotti dalla stessa Solvay sull’Adv segnalano che “i dati sugli animali ottenuti da esperimenti di esposizione acuta orale e cutanea indicano che i Cipfpeca (Adv) hanno una tossicità da 5 a 50 volte superiore a quella del Pfoa”. (Chloroperfluoropolyether carboxylate compounds: A review Elisabetta Bucaletti, Carolina Barola, Roberta Galarini, Chemosphere 357 (2024) 142045). L’ADV, le cui varianti presentano dagli 8 ai 17 atomi di carbonio, è il PFAs che è stato riscontrato in quantità maggiore dall’Università di Aquisgrana nei campioni di sangue dei cittadini residenti nella Fraschetta, analisi indipendenti da noi organizzate e che alleghiamo a questa lettera”.
Nel merito Regione Piemonte aveva precisato che per questi due specifici composti, “non sono ancora definite ad oggi soglie di pericolo per la salute umana” ma le tre associazioni hanno replicato che “la stessa Regione Veneto nei referti che condivide ai cittadini presenta tutti i valori di PFAs analizzati, anche quelli per cui ad oggi non esiste un valore di riferimento, agendo secondo il principio di precauzione. Riteniamo che queste integrazioni rappresentino un elemento imprescindibile per garantire la piena efficacia del biomonitoraggio e per fornire risposte chiare e scientificamente solide ai cittadini di Spinetta Marengo. Confidiamo nell’attenzione dell’Assessore alla Salute della Regione Piemonte affinché queste richieste vengano accolte e inserite nei protocolli di analisi. La salute pubblica e la trasparenza devono essere priorità assolute in un’operazione di così grande importanza”.