25 Dicembre 2024
07:03
Perché è esplosa la moda dei maglioni natalizi: brutti, goffi ma divertenti
MONDO – Al tavolo del pranzo di Natale quasi sicuramente qualcuno indosserà un maglione natalizio. Ma da dove viene questa moda che oggi dilaga? I motivi sono tanti e probabilmente una bella spinta è arrivata dal cinema, esattamente dal film “Il diario di Bridget Jones” durante il quale Colin Firth, impacciato e imbarazzato, si presenta a una festa con un imbarazzante maglione verde in cui campeggia una enorme renna ricamata. In effetti l’inizio degli anni 2000 ha sdoganato questi indumenti ritenuti belli proprio perché improbabili e goffi. La consacrazione del successo è poi derivata dal loro impiego anche da parte di diverse star come Taylor Swift o James Blunt, oltre all’arrivo di grandi griffe che hanno cominciato a produrli.
I maglioni natalizi affondano però in tradizioni più antiche. Si pensa infatti che le radici siano da cercare nei pesanti indumenti scandinavi, fatti con disegni geometrici e dai colori sgargianti per permettere una facile individuazione dei pescatori che cadevano in mare. Tuttavia si pensa soprattutto che il successo di questi capi di abbigliamento derivi dal mondo montano. Le settimane bianche e le villeggiature nei luoghi deputati allo sci portavano ad acquistare i tipici maglioni invernali che automaticamente venivano abbinati quindi al lusso. I maglioni cominciarono quindi a essere associati al Natale negli anni 50 e 60 con le star del cinema e in tv, ad esempio in “Natale esplosivo” con Chevy Chase. Negli anni 90 ci fu un improvviso tracollo ma nel 2000, grazie in particolare alle feste dei colleghi e di nuovo al cinema, come abbiamo spiegato, questa moda è tornata in auge, supportata dal booster del Jumper suite Christmas con finalità benefiche. Oggi i maglioni natalizi sono una parentesi modaiola trasversale che abbraccia le grandi griffe, ma anche il mondo dello sport oltre a serie tv, musica e fumetti. E voi, che maglione indossaste?