23 Dicembre 2024
11:20
Taglio della vigilanza nelle stazioni di Alessandria e Novi. I sindacati di Polizia: “Atto grave. Chiediamo dietrofront”
PROVINCIA DI ALESSANDRIA – I sindacati di Polizia lanciano l’allarme sul piano del Compartimento Polizia Ferroviaria del Piemonte e Valle d’Aosta che prevede il taglio delle ore destinate alla vigilanza nelle stazioni di Alessandria e Novi Ligure.
Ridurre la presenza di poliziotti in aree sensibili come le stazioni ferroviarie è una scelta “discutibile e allarmante” per i sindacati Siulp, Sap, Siap, Coisp, Fsp Polizia di Stato e Silp Cgil.
“Questi luoghi non sono solo infrastrutture strategiche per la mobilità, ma veri e propri crocevia di persone e attività economiche, e talvolta teatro di situazioni di emergenza. In un contesto globale segnato da tensioni geopolitiche e dall’acuirsi della minaccia terroristica, tagliare risorse dedicate al controllo di tali aree significa ignorare i segnali di pericolo e mettere a rischio vite umane” denunciano unitariamente le sigle sindacali.
A peggiorare la situazione si aggiunge la cronica carenza di personale: “La Sezione Polizia Ferroviaria di Alessandria, già sottodimensionata rispetto alle necessità operative, è spesso costretta a estendere la propria vigilanza proprio alle stazioni limitrofe, nel tentativo di colmare almeno parzialmente il vuoto lasciato dai tagli e dalla chiusura dei presidi“.
Questa situazione, spiegano i sindacati, “non solo mette a dura prova gli operatori in servizio, ma si traduce in una vigilanza meno efficace e in un continuo stato di emergenza gestionale. Non si può chiedere a pochi uomini e donne di garantire la sicurezza di un territorio così ampio senza fornire loro gli strumenti, le risorse e il personale adeguati”.
Il taglio delle ore destinate alla vigilanza nelle stazioni di Alessandria e Novi Ligure si inserisce in un quadro più ampio di scelte che i sindacati di categoria definiscono “scellerate“ e che, negli ultimi anni, hanno ridotto la capacità di controllo del territorio.
“Già nel 2017, in nome di una discutibile spending review, venne attuato un piano di razionalizzazione delle spese che portò alla chiusura di ben 73 presidi di Polizia su tutto il territorio nazionale. Nella sola provincia di Alessandria, tali tagli determinarono la chiusura dei posti Polfer di Acqui Terme, Casale Monferrato, Arquata Scrivia e Tortona, lasciando un vuoto enorme nella sicurezza di un’area strategica“.
Queste chiusure, evidenziano Siulp, Sap, Siap, Coisp, Fsp Polizia di Stato e Silp Cgil, hanno creato nel tempo “un effetto domino devastante”: “Senza un presidio fisso, interi territori sono stati lasciati scoperti, rendendo difficoltoso il controllo delle aree ferroviarie e circostanti. La stazione di Tortona, ad esempio, è oggi un simbolo delle conseguenze di queste scelte politiche sbagliate: un crocevia fondamentale per i trasporti ferroviari e stradali, privato di un punto di riferimento essenziale per la sicurezza quale il Posto di Polizia Ferroviaria“.
In un momento storico in cui la minaccia terroristica e le emergenze sociali richiedono risposte “tempestive e incisive”, tagliare risorse e smantellare presidi di Polizia per i sindacati è “un atto grave”: “Alessandria e Novi Ligure, con il loro ruolo di snodi ferroviari, necessitano di un controllo capillare, capace di rispondere sia alle esigenze ordinarie che alle potenziali emergenze straordinarie. Ridurre le ore di vigilanza significa abbandonare i cittadini e gli operatori di Polizia a una situazione in cui la sicurezza è compromessa. Non si può chiedere alle forze dell’ordine di essere il baluardo contro ogni rischio senza fornire loro le risorse adeguate per svolgere il proprio compito”.
I sindacati tutti Siulp, Sap, Siap, Coisp, Fsp Polizia di Stato e Silp Cgil si rivolgono alle istituzioni pubbliche e alle forze politiche per sensibilizzarle sulla gravità di questa situazione:” È indispensabile che i vertici del Ministero dell’Interno, i rappresentanti del Governo e delle istituzioni locali comprendano le conseguenze di queste scelte“.
La sicurezza pubblica “non può essere subordinata a logiche di risparmio o a tagli di bilancio” sottolineano i sindacati, che si sono già detti pronti a scendere in piazza se non verrà comunicato “un dietrofront” durante il nuovo incontro con la dirigente del Compartimento, già in programma per il 30 dicembre: “Invitiamo le istituzioni a riflettere sulle loro responsabilità e ad agire immediatamente per invertire questa tendenza. Le stazioni di Alessandria e Novi Ligure, così come l’intero territorio della provincia di Alessandria, meritano un’attenzione che non può essere sacrificata sull’altare dei tagli di bilancio o delle logiche incomprensibili. La sicurezza è un valore che non ammette compromessi”.