8 Gennaio 2025
13:18
Bilancio 2024 positivo per gli orti botanici della Lombardia. A Pavia più di 7 mila visitatori
LOMBARDIA – Bilancio 2024 positivo per la Rete degli orti botanici della Lombardia – alla quale aderiscono l‘Orto botanico di Bergamo “Lorenzo Rota“; il Giardino botanico alpino “Rezia” di Bormio; l’Orto botanico di Brera, l’Orto botanico “Città Studi” e l’Orto botanico “G.E. Ghirardi” di Toscolano Maderno (BS), appartenenti all’Università degli Studi di Milano e l’Orto botanico dell’Università di Pavia -, che sfiora quota 400.000 tra visitatori e partecipanti alle iniziative realizzate anche fuori dagli orti.
Questo successo di pubblico è il risultato della volontà, manifestata dagli spazi verdi aderenti alla Rete, di entrare in contatto diretto con il territorio e i residenti: di rilievo, in tal senso, il dato relativo all’incremento dei partecipanti alle attività organizzate dagli orti periferici (rispetto alle più grandi aree cittadine), come quello di Pavia o come il Giardino botanico alpino “Rezia” di Bormio che, con 4.550 visitatori nel 2024, registra un raddoppio rispetto al 2023.
Nuova presidenza e visione strategica
L’anno che sta per concludersi ha visto l’insediamento del nuovo presidente della Rete degli orti botanici della Lombardia, Francesco Zonca, già curatore dell’Orto botanico di Bergamo “Lorenzo Rota”, che durante il suo mandato mira a rafforzare ulteriormente la collaborazione tra i giardini aderenti al circuito attraverso scambi di esperienze e progetti congiunti.
Progetti di punta
Tra le iniziative di rilievo, progetti importanti in dirittura d’arrivo e altrettanti obiettivi ambiziosi per il 2025: sempre presenti le attività mirate alla conservazione della biodiversità, la divulgazione scientifica e l’educazione ambientale. Il progetto SVING – Scienza Viva in Giardino, nell’ambito del quale la Rete lombarda è partner sul fronte della divulgazione, ha permesso di valorizzare sei collezioni non viventi conservate nei singoli orti, che ora è possibile scoprire anche online attraverso l’esperienza interattiva sul sito della Rete; mentre il progetto europeo Life Drylands, che ha contribuito alla tutela di praterie e brughiere in Lombardia e Piemonte, in collaborazione con la rete Natura 2000, culminerà nell’evento conclusivo del 20 febbraio 2025 presso il museo Kosmos di Pavia.
Focus locale: il lavoro dei singoli orti botanici
L’Orto botanico di Bergamo “Lorenzo Rota” ha avviato un progetto per la realizzazione del Parco delle Api e registrato un grande successo per le mostre “L’Altro Orto Botanico” e “Alberi! 30 Frammenti di Storia d’Italia”. Il Giardino botanico alpino “Rezia” di Bormio ha incrementato le visite del 40% grazie a eventi innovativi, tra cui visite guidate, lezioni di ricamo e focus su piante “alcoliche”.
Per quanto riguarda gli orti botanici appartenenti all’Università degli Studi di Milano, l’Orto botanico di Brera, istituito tra il 1774 e il 1775 avvia le celebrazioni dei 250 anni di storia con la mostra “Benessere e veleni dalle piante”, visitabile fino al 1° febbraio 2025. La lunga tradizione in ambito scientifico di questo orto botanico prosegue con un progetto di revisione delle collezioni coltivate nelle sue oltre 60 aiuole. Una prima azione riguarderà la riorganizzazione e l’introduzione di nuove specie lombarde autoctone per consolidare l’attività di conservazione ex-situ. Sul fronte dei visitatori si confermano i numeri dello scorso anno: sono stati oltre 260.000 tra cui studenti, cittadini e turisti italiani e stranieri. L’Orto botanico “Città Studi” ha svolto attività educative per le scuole di ogni ordine e grado e ha avviato una valorizzazione di alcune delle sue collezioni, come quella delle piante tintorie, l’arboreto e la ricostruzione degli habitat; mentre l’Orto botanico “G.E. Ghirardi” di Toscolano Maderno ha coinvolto attivamente la comunità locale e rafforzato il legame con le istituzioni, formando un gruppo di 18 volontari.
Infine, l‘Orto botanico di Pavia, interessato da importanti lavori di restauro con i fondi PNRR – ormai in fase di ultimazione – che hanno incluso la realizzazione di nuove collezioni e il rifacimento delle Serre di Scopoli, ha organizzato eventi di rilevanza locale e regionale come la Festa di Primavera, quella del Roseto e Horti Aperti. Nonostante sia rimasto aperto solo negli ultimi due weekend di febbraio e per i quattro mesi successivi, l‘Orto botanico di Pavia ha comunque registrato più di 7.000 visitatori.
Progetti educativi e nuovi orizzonti
Nel 2024 la Rete ha organizzato corsi di formazione per docenti e attività didattiche per le scuole, coinvolgendo oltre 15.000 studenti (dato indicativo, considerato che le classi possono visitare in autonomia gli orti botanici). Per il 2025, l’obiettivo è rafforzare il legame con la comunità e promuovere una sempre maggiore sensibilizzazione verso la sostenibilità.
Per ulteriori dettagli sulle iniziative è possibile consultare il sito della rete degli orti botanici della Lombardia.