28 Gennaio 2025
15:57
Crisi orafi, Pd replica a Fratelli d’Italia: “Il consiglio comunale aperto sia un confronto sereno e costruttivo”
VALENZA – Dopo l’intervento di Fratelli d’Italia il gruppo del Partito Democratico di Valenza è tornato sulla richiesta di convocazione di un consiglio comunale aperto sul tema della crisi del comparto orafo.
“Come gruppo consiliare di opposizione PD, ci saremmo anche astenuti dal replicare al comunicato di una parte della maggioranza di destra (non sarebbe la prima volta che la cosiddetta maggioranza va in ordine sparso) riguardo alla richiesta di convocazione di un Consiglio comunale aperto sulla questione riguardante la crisi del comparto orafo, richiesta che il nostro gruppo, unitamente a quello di Valenza Futura, ha presentato, nei giorni scorsi al Comune di Valenza. Senonché ci induce a intervenire proprio l’approccio (che ci sembra quanto meno assertivo se non arrogante) di chi , quale rappresentante dei cittadini in Consiglio comunale, dovrebbe favorire anziché osteggiare il coinvolgimento della cittadinanza in questioni che rivestono indubbia rilevanza per il territorio comunale” hanno sottolineato i consiglieri di minoranza Davide Varona, Marilena Griva e Salvatore Di Carmelo.
“Questa non è la prima volta che il gruppo PD si preoccupa di stimolare l’amministrazione ad affrontare tematiche di interesse per il nostro territorio e che lo ha fatto non solo attraverso interrogazioni consiliari, ma anche sollecitando l’amministrazione a coinvolgere i cittadini come avvenuto, per esempio, in occasione dell’impianto di biogas! E, di sicuro, senza il coinvolgimento di cittadini e delle istituzioni coinvolte, forse il sindaco e la sua amministrazione avrebbero “serenamente” proseguito sino al rilascio dell’autorizzazione provinciale. Secondo la capogruppo di Fratelli d’ Italia, abbiamo strumentalizzato anche in quel caso? Quello che ci interessa è un confronto sereno e costruttivo fra istituzioni e tutti coloro che, a vario titolo, sono coinvolti nella crisi delle piccole e medie imprese orafe che, con i loro dipendenti, lavorano per conto dei grandi brand presenti sul territorio. E ricordiamo a chi sembra averlo dimenticato che dietro i problemi ci sono sempre le persone e, in questo caso, le persone si identificano con lavoratori che devono affrontare il concreto rischio di non potere più assicurare i mezzi di sussistenza alle proprie famiglie: anche solo insinuare che si voglia strumentalizzare una situazione di questo tipo ci sembra davvero scorretto, per non dire altro. Dunque, a fronte del silenzio di un sindaco che riteniamo veramente incommentabile, non possiamo che insistere sulla nostra richiesta di convocare un Consiglio comunale aperto alla cittadinanza, auspicando che chi deve decidere non accampi ragioni pretestuose, tecniche o politiche che siano, per negarla”.
Foto di Daniel Kirsch da Pixabay