7 Febbraio 2025
07:08
Festival di Sanremo: le pagelle dell’Accademia della Crusca
SANREMO – Per le loro canzoni Achille Lauro, Coma_Cose e Clara conquistano ampiamente la sufficienza: ricevono un 7 nelle prime pagelle linguistiche dell’Accademia della Crusca, affidate all’accademico Lorenzo Coveri, che sta studiano i testi delle canzoni in gara al Festival di Sanremo 2025. Le pagelle sono pubblicate dal sito Mentelocale di Genova e rilanciate dal canale ufficiale della Crusca su Instagram. Ma è Brunori Sas a conquistare il voto più bello, un 9, mentre Breshh ottiene solo un 6.
Il testo di Lauro, spiega il professor Coveri, è “caratterizzato da un italiano scabro e informale, vicino al parlato, con mascolinizzazione del modello di automobile, e un’apertura al discorso diretto che non riesce a nascondere qualche nota più intima, con echi del repertorio canzonettistico vintage. Un duro dal cuore tenero“. Chiara si presenta con “un testo molto ambizioso, che parla di un amore come di una febbre“, arricchito da “preziosità linguistiche: francesismi, tecnicismi, onomatopee, Noblesse oblige“. I “Cuoricini” (parola mai usata a Sanremo, mentre cuore figura in ben 688 canzoni) dei coniugi Zanardelli (Fausto ‘Lama’ Zanardelli, e Francesca ‘California’ Mesiano), in arte Coma_Cose, propongono un alto grado di inventività linguistica “qui stemperata dall’ironia e dall’autoironia professionale“. Nel testo compare “una strofa da Corriere dei Piccoli. Piccoli come un emoticon“, chiosa l’accademico della Crusca.
Pieno apprezzamento da parte dell’esperto sanremese della Crusca per la canzone d’autore di Brunori Sas: “Il suo è un testo da cantautore classico, dal respiro ampio, con molte immagini poetiche o parapoetiche, quasi tutte azzeccate, ed è schiettamente autobiografico. Molte figure colpiscono per originalità. Lingua di matrice letteraria, ricca e sontuosa, ma anche oscillante tra noto e nuovo cui si può perdonare qualche eccesso di sentimentalismo. L’albero delle noci ha dato buoni frutti“.