Autore Redazione
venerdì
7 Febbraio 2025
13:09
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Cronaca - Novi Ligure

Gestione Acqua: “La delibera dell’ente gestore del servizio idrico penalizza territorio e cittadini”

Gestione Acqua: “La delibera dell’ente gestore del servizio idrico penalizza territorio e cittadini”

NOVI LIGURE – Giovedì si è svolto l’incontro tra Gestione Acqua S.p.A. e i sindaci dei Comuni serviti dalla società per il Servizio Idrico Integrato, per illustrare le conseguenze della delibera Egato 6 che ha disposto la estromissione del contratto di gestione del servizio idrico. Una decisione che, secondo quanto argomentato dalla società, “rischia di penalizzare fortemente il territorio e i cittadini”. 

Gestione Acqua, rappresentata dal presidente Stefano Gabriele e dal consigliere delegato Vittorio Risso, presente anche il Presidente del Gruppo ACOS, Valter Pallano – ha prima ribadito ai sindaci le motivazioni che hanno portato la società a presentare ricorso al TAR del Piemonte per ottenere l’annullamento della delibera, ritenendola “illegittima e contraddittoria” rispetto alle istanze di revisione in autotutela e successivi ricorsi in sede amministrativa radicati dallo stesso Ente di Governo contro i provvedimenti del MIT che hanno escluso i gestori dell’EGATO6 dai fondi PNRR e del Piano nazionale di interventi infrastrutturali e per la sicurezza nel settore idrico.  La società ha ricordato come “anche la Regione Piemonte, il 25 luglio 2024, avesse ribadito la legittimità della concessione idrica così come estesa nel 2018″. Gestione Acqua poi ha evidenziato una serie di conseguenze che potranno scaturire dalla Delibera di Egato 6:

– Pagamento di un indennizzo al gestore uscente. A Gestione Acqua dovrebbe essere corrisposto l’indennizzo dal gestore entrante (tra i 40 e i 50 milioni di euro).
– Pericolo di revoca dei finanziamenti bancari contratti da Gestione Acqua. Una rescissione unilaterale dei contratti di finanziamento (in corso: 25,5 milioni di euro) da parte del sistema bancario con conseguente danno per la continuità aziendale di Gestione Acqua.
– Esubero del personale in capo a Gestione Acqua assunto specificatamente per progetti connessi a PNRR e PNIISSI.
– Rischio di revoca dei finanziamenti in capo al MIT.
– Inadeguatezza finanziaria. La costituenda società consortile voluta dalla delibera non dispone di un’adeguata struttura sia in termini di equity che capacità di finanziamento verso il sistema creditizio per poter fronteggiare la sfida di un Piano di investimenti di lungo corso.

Allo stesso tempo, la delibera n. 42/24 “blocca il processo di aggregazione industriale fra i tre Gestori a livello provinciale consegnando, di fatto, la gestione del Sistema idrico integrato nell’alessandrino ad un soggetto industriale esogeno”.

– Ricadute negative sul Territorio. La denegata efficacia della delibera comporterà una rimodulazione della struttura organizzativa (molti uffici e competenze saranno accentrate altrove) con riduzione anche dell’indotto e mancato realizzazione sul territorio degli interventi PNRR.

“Sono certo che Gestione Acqua saprà far valere le proprie istanze in tutte le sedi idonee” ha sottolineato Stefano Gabriele, Presidente di Gestione Acqua. “Questa decisione, che reputiamo illegittima, sta precludendo alla società ingenti finanziamenti a supporto di progetti di rinnovamento infrastrutturale delle reti che avrebbero portato significative ricadute positive sui nostri territori”.

“Gestione Acqua – ha dichiarato Vittorio Risso, consigliere delegato di Gestione Acqua – si riconosce come legittimo gestore affidatario del Servizio Idrico Integrato fino al 31 dicembre 2034. Il nostro obiettivo è garantire la continuità e la qualità dell’erogazione del servizio, nonché difendere i nostri lavoratori che oggi, a causa di una decisione illegittima, si trovano in una situazione di incertezza che non possiamo tollerare. Inoltre Gestione Acqua è convinta che la soluzione migliore per una corretta gestione del Servizio Idrico Integrato sia quella di valorizzare il patrimonio aziendale espressione di un territorio, non deprimerlo, agevolando l’attuazione di un percorso che unifichi i tre attuali gestori (che, si ribadisce, sono forti di un affidamento fino al 31.12.2034) ponendosi come fine il contenimento degli incrementi tariffari e il miglioramento qualitativo del servizio; il tutto a beneficio dei cittadini”.

“Tale approccio – ha affermato Valter Pallano, presidente del Gruppo ACOS, di cui Gestione Acqua è parte – consentirebbe la costituzione di una realtà industriale per il settore idrico di ragguardevoli dimensioni, il secondo operatore del Piemonte, in grado di disporre di una capacità di investimento adeguata agli interventi programmati ed occorrenti”.

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