28 Marzo 2025
05:55
Finestre bloccate da lavori in stallo: al Liceo Saracco di Acqui lezioni con la luce accesa anche con il sole
ACQUI TERME – Stare a scuola in un’aula illuminata dalla luce artificiale anche se fuori c’è il sole. Questa la condizione raccontata su Radio Gold da Mario Barberis, uno studente di quinta del Liceo Linguistico Saracco di Acqui Terme.
Come ha sottolineato il 19enne ai nostri microfoni, infatti, dalla scorsa estate sono iniziati i lavori di restauro dell’edificio. Da quel momento i ponteggi impediscono di aprire le persiane. Secondo il giovane, però, “le volte in cui si vedono effettivamente dei lavoratori all’opera sono poche”. “Tuttora la situazione è rimasta inalterata e le nostre persiane, semichiuse, non possono farci apprezzare una delle poche cose che potrebbero rendere più piacevole fare lezione in un ambiente già buio di per sé” ha raccontato lo studente acquese “tra pochi mesi io e i miei compagni affronteremo l’esame di Maturità, un momento cardine della gioventù di una persona. Sarebbe dunque gradevole e normale vivere questo ultimo periodo di scuola, che definisce la fine di un importante ciclo, con quel misto di entusiasmo, ansia, motivazione e nostalgia comuni a questa situazione. Peccato però che l’entusiasmo sia soffocato e avvilito dalla condizione degli ambienti, che non consentono il benessere di cui dovrebbero godere tutti i tipi di studenti”.
Secondo quanto il giovane avrebbe saputo lo stallo del progetto sarebbe dovuto alla scelta sul futuro colore dell’edificio che la Soprintendenza dovrà prendere. “Mi chiedo” ha raccontato lo studente del Saracco “se è davvero necessario così tanto tempo per decidere il da farsi riguardo a un edificio e se non si potesse trovare un modo migliore di realizzare il progetto che tenesse più conto delle esigenze di chi vive in questa scuola ogni giorno. Quello a cui stiamo assistendo è un lavoro svolto senza impegno e senza sensibilità” ha concluso il giovane che con questa lettera aperta, ha invitato la Soprintendenza ad agire. Il testo è stato inviato anche alla Provincia di Alessandria, al Comune di Acqui e alla Regione Piemonte.