Autore Redazione
lunedì
21 Aprile 2025
15:03
Condividi
Cronaca - Casale Monferrato

Il Vescovo di Casale ricorda Papa Francesco: “Ci ha insegnato a non avere paura della tenerezza”

Il Vescovo di Casale ricorda Papa Francesco: “Ci ha insegnato a non avere paura della tenerezza”

CASALE MONFERRATO – Vasto cordoglio anche nella Diocesi di Casale per l’improvvisa scomparsa di Papa Francesco. Oggi, lunedì 21 aprile, le campane di tutte le parrocchie della Diocesi a mezzogiorno hanno suonato a lutto. Domani alle 21 in Cattedrale si terrà una veglia di preghiera per il Pontefice e mercoledì, alle 18,30, sempre in Cattedrale, il vescovo emerito mons. Alceste Catella presiederà la celebrazione di una Messa di suffragio. Il vescovo di Casale, Mons. Gianni Sacchi, in questi giorni è a Lourdes per il pellegrinaggio diocesano con l’Oftal e si unisce alla preghiera di tutti i fedeli

“Papa Francesco è stato per noi pastore, fratello e padre – ha ricordato Mons. Sacchi – Con la sua parola limpida e diretta, ci ha insegnato a non avere paura della tenerezza, a non chiudere le porte della misericordia, a camminare nelle periferie dell’esistenza, dove abita Cristo stesso. Il suo magistero e il suo esempio hanno lasciato un’impronta profonda nella storia della Chiesa e nei cuori di milioni di persone.

Ricordo con commozione i tanti incontri personali che il Signore mi ha concesso con lui in questi anni. In particolare, custodisco nel cuore il lungo colloquio avuto con Papa Francesco nel gennaio 2019: oltre cinquanta minuti di dialogo intenso, paterno, libero, nel quale ho potuto toccare con mano la sua umanità, la sua fede profonda, la sua passione per il Vangelo e per ogni uomo. Era un uomo che ascoltava, che ti guardava negli occhi e che portava sulle spalle il peso della Chiesa, con umiltà e determinazione.

Mi tornano alla mente le sue parole: «Il vero potere è il servizio». Papa Francesco ha servito, fino alla fine, anche nei momenti di maggiore fragilità fisica, con la forza mite di chi ha posto tutta la sua fiducia nel Signore. Oggi lo affidiamo alla misericordia di Dio, certi che ora può riposare in quella pace che lui stesso ha annunciato con la vita e con la parola. E a noi resta l’impegno di non dimenticare il suo esempio, di custodirne il testamento spirituale e di continuare a camminare, come ci ha insegnato, con “il passo di Dio: il passo della misericordia, il passo della prossimità. Caro Papa Francesco, grazie”.

 

Per approfondire:
Condividi