23 Aprile 2025
09:30
L’attore Giovanni Storti contro le potature dei platani ad Alessandria. Il Comune replica: “Tecniche certificate”
ALESSANDRIA – La potatura della fila di platani lungo il tratto di spalto Borgoglio che costeggia il parcheggio delle stazione di Alessandria è finita nel mirino di Giovanni Storti. L’attore del noto trio comico “Aldo, Giovanni e Giacomo” è attivo sui social come difensore della natura e promotore di una cultura del rispetto ambientale. Nei giorni scorsi ha segnalato con disappunto le condizioni degli alberi lungo il viale alessandrino e poi ha spostato l’inquadratura su un altro albero ugualmente “vittima” di quelle che Storti definisce senza mezzi termini “potature scellerate”. Con tono appassionato e visibilmente indignato, Storti ha sottolineato come gli interventi abbiano privato i platani “persino delle gemme”: “Questi alberi soffriranno. Recupereranno un po’ di energia dalle radici per fare tanti rametti, perché loro vivono per la fotosintesi.”
Il discorso di Storti diventa poi un’accorata critica agli interventi di manutenzione del verde pubblico: “Se voi dovete investire dei soldi, cosa fate? Li date a un operatore finanziario, non al primo che passa. Vi fate male a un ginocchio? Andate dall’ortopedico, non dal vicino a chiedergli se vi cura“. Il paragone, tanto ironico quanto diretto, serve a rafforzare il suo messaggio e una chiamata alla responsabilità: “Fate fare queste cose agli esperti. Non capisco perché si danno in mano le potature a geni della motosega. Ci sono professionisti, arboricoltori, che studiano le piante e sanno come trattarle”. Le parole di Giovanni Storti riportano l’attenzione su un tema spesso trascurato: la gestione del verde urbano. Un tema che riguarda la qualità della vita, la salute delle città e la salvaguardia di un patrimonio naturale troppo spesso trattato con superficialità.
Dopo le critiche mosse dal comico Giovanni Storti sulla potatura dei platani in Spalto Borgoglio, il Comune di Alessandria, contattato da Radio Gold, ha chiarito le modalità e le motivazioni tecniche dell’intervento. Secondo la nota diffusa dall’amministrazione, i lavori sul viale alberato sono stati condotti “nel pieno rispetto delle tecniche arboricole tradizionali”, e in particolare seguendo il metodo della “potatura di contenimento”: “Si può fare riferimento a quanto indicato sul Manuale per tecnici del verde urbano edito dalla Città di Torino”.
I tagli, aggiungono da Palazzo Rosso, sono stati eseguiti in corrispondenza dei punti già interessati da precedenti potature, lasciando un cosiddetto “ramo di ritorno”, ovvero un ramo di ordine inferiore che sostituisce quello reciso: “Dopo il taglio il ramo di ritorno assume la funzione di quello reciso e ne assorbe la linfa, così che la formazione del callo e la chiusura della ferita subiscono un’accelerazione, il rischio che il ramo accorciato possa morire si riduce e non si sviluppano succhioni” (Peter Klug – La cura dell’albero ornamentale in città, ed. Blu 2007)”.
Il Comune sottolinea che questo tipo di intervento è già stato effettuato almeno tre volte dal 2000 e che gli alberi, che hanno quasi un secolo di vita, hanno sempre reagito positivamente.
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