Autore Redazione
martedì
13 Maggio 2025
11:57
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Cronaca - Alessandria

Mense scolastiche: Alessandria è il capoluogo di provincia meno caro in Piemonte

Mense scolastiche: Alessandria è il capoluogo di provincia meno caro in Piemonte

ALESSANDRIA – Dai 16 ai 19 euro in meno rispetto alla media piemontese. Secondo l’ottava indagine di Cittadinanzattiva sulle mense scolastiche la città di Alessandria è il capoluogo del Piemonte dove le famiglie spendono meno per il pasto dei propri bambini, sia dell’asilo che della scuola elementare. In Piemonte il costo medio mensile si attesta intorno ai 99 e ai 96 euro: ad Alessandria si spendono 80 euro al mese. Al secondo posto tra i capoluoghi piemontesi c’è Verbania (88 euro al mese). Sul podio, infine, la città di Novara (92 euro). Il capoluogo piemontese con il costo della mensa scolastica più alto è Torino, con 132 euro al mese nelle mense degli asili e 109 euro alle elementari.

A livello italiano la regione mediamente più costosa è l’Emilia Romagna con 108 euro mensili (lo scorso anno era la Basilicata) mentre quella più economica è, come nell’anno scolastico precedente, la Sardegna con 61 euro nell’infanzia e 64 euro per la primaria.

Anche quest’anno Cittadinanzattiva ha registrato in Italia un incremento delle tariffe seppur poco rilevante (circa l’1%), con importanti variazioni però a livello regionale: la Sicilia registra un’importante crescita del costo a carico delle famiglie sia nella scuola dell’infanzia (+13% circa) che in quella primaria (oltre l’8%), mentre la Basilicata si segnala una riduzione significativa di circa il 6% sia nell’infanzia che nella primaria.

A livello di singoli capoluoghi di provincia, sono le famiglie di Barletta a spendere di meno per il singolo pasto (2 euro sia per l’infanzia che per la primaria) mentre per l’infanzia si spende di più a Torino (6,60 euro a pasto) e per la primaria a Livorno e Trapani (6,40 euro). Fra le città metropolitane. si conferma il dato positivo di Roma che rientra nella classifica delle meno care, con un costo a pasto per la famiglia “tipo” di circa 2,60 euro in entrambe le tipologie di scuola.

Questi i dati che emergono dalla VIII Indagine sulle mense scolastiche, con la quale Cittadinanzattiva ha analizzato, per tutti i capoluoghi di provincia (ad eccezione di Trento e Bolzano perché le due province autonome calcolano le tariffe su indicatori diversi dall’Isee e non comparabili con le altre regioni), quanto paga una famiglia composta da tre persone, due genitori e un figlio minore, con un reddito lordo annuo di € 44.200 e un ISEE di € 19.900. Nel calcolo della quota annuale del servizio di ristorazione scolastica si è ipotizzata una frequenza di 20 giorni mensili per un totale di 9 mesi, escludendo eventuali quote extra, annuali e/o mensili. Il report, disponibile sul sito web di Cittadinanzattiva, presenta anche una disamina dei fondi messi a disposizione con il PNRR nei vari territori per le mense scolastiche.

Nella foto il centro cottura di Alessandria che, da questo anno scolastico, è tornato in città, in via Einaudi.

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