Autore Redazione
venerdì
16 Maggio 2025
05:00
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Cronaca - Alessandria

Ad Alessandria un convegno per affrontare le fragilità del territorio

Ad Alessandria un convegno per affrontare le fragilità del territorio

ALESSANDRIA – Ieri pomeriggio il centro sportivo Don Stornini di Alessandria ha ospitato il convegno “Alessandria e Ambiente – Per affrontare le fragilità“, un incontro pubblico dedicato a temi cruciali per il benessere della città: qualità della vita urbana, salute ambientale e sostenibilità. Organizzato dall’associazione Alessandria Punto e a Capo, l’evento ha raccolto numerosi cittadini, professionisti e rappresentanti del mondo accademico, scientifico e associativo.

Ad aprire i lavori sono stati i saluti istituzionali del presidente dell’Associazione Alessandria Punto e a Capo, Claudio Perissinotto, che ha sottolineato l’importanza di creare spazi di confronto aperti e partecipativi per affrontare insieme le criticità ambientali e costruire una nuova visione per la città.

A seguire Cristina Calvi, ingegnere, esperta in gestione e valorizzazione del territorio che ha introdotto i temi con una riflessione ampia sul contesto ambientale urbano, soffermandosi su modelli partecipativi e su come gli indici ecosistemici possano guidare nuovi approcci alla qualità della vita.

La prima parte dell’incontro ha visto gli interventi di Michela Sericano, Presidente di Legambiente Ovadese, che ha presentato una fotografia aggiornata della situazione ambientale nel territorio alessandrino, con particolare attenzione alla problematica dello smog e alle criticità specifiche legate al polo chimico di Spinetta Marengo, principale fonte di preoccupazione ambientale per l’intero territorio. Ha evidenziato come Alessandria, pur condividendo problemi comuni con le città della Pianura Padana, necessiti di un approccio locale mirato e adattato e che la differenza reale sia costituita dalla capacità di affrontare e discutere apertamente le criticità con cittadinanza e istituzioni.

Francesco Dondero, dell’Università del Piemonte Orientale ha invece illustrato gli effetti degli inquinanti sugli ecosistemi locali e sulle specie viventi, con un focus sul concetto di Human Exposome (Esposoma Umano), che rappresenta l’insieme delle esposizioni a cui l’essere umano è sottoposto lungo tutto l’arco della vita. Il professore ha ricordato come molte esposizioni siano documentate in letteratura scientifica e che il bioaccumulo e la biomagnificazione degli inquinanti nella catena trofica rappresentino rischi concreti anche per l’uomo, sottolineando l’urgenza di affrontare la questione con approcci integrati e multidisciplinari.

Il legame tra tossicità dei suoli salute umana è invece stato affrontato da Antonio Calisi, Università del Piemonte Orientale, che ha portando l’esperienza del progetto GENEO, condotto nella provincia di Lecce. Lo studio ha dimostrato una chiara correlazione tra suoli contaminati e incidenza di tumori. Un approccio che, secondo Calisi, rappresenta un modello replicabile anche in contesti urbani complessi come Alessandria, per valutare in modo scientifico l’impatto dell’inquinamento diffuso sulla salute pubblica.

In fine l’intervento di Fabio Tirelli, psicologo e segretario regionale dell’associazione Professione e Solidarietà, che ha coinvolto i presenti con un contributo centrato sulla gestione delle fragilità psicosociali e sull’impatto che l’ambiente degradato può avere sul benessere mentale, evidenziando come i fattori ambientali incidano anche sulla salute emotiva delle persone, aumentando così lo stress e il senso di vulnerabilità.

L’appuntamento si inserisce in un percorso dell’Associazione Alessandria Punto e a Capo volto alla sensibilizzazione e all’approfondimento al fine di promuovere il dialogo tra cittadinanza, ricerca scientifica e realtà operative del territorio.

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