Autore Redazione
venerdì
23 Maggio 2025
05:55
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Eventi - Incontri - Alessandria

La Cittadella, Rivera e tanto altro: sabato l’opera su Alessandria per i 25 anni di Zonta sarà esposta in Comune

La Cittadella, Rivera e tanto altro: sabato l’opera su Alessandria per i 25 anni di Zonta sarà esposta in Comune

ALESSANDRIA – “Racconterà le storie delle persone”. Su Radio Gold l’artista Maria Chiara Signorini ha svelato alcuni dettagli di “Alessandria Mia”, l’opera che lei stessa ha composto selezionando e assemblando su una tavola in legno oggetti scelti da tante cittadine e cittadini dedicati alla città capoluogo, nell’ambito delle celebrazioni dei 25 anni dello Zonta Club. Nella foto in alto una piccola anticipazione. Questo sabato 24 maggio alle 18.30 si terrà l’inaugurazione ufficiale, con l’esposizione dell’opera al piano nobile del Palazzo Comunale. Il progetto è stato sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio. Dopo l’incontro-dibattito-laboratorio dello scorso 29 marzo, le successive settimane per Signorini sono state intense e piene di emozioni: “Sapevo che sarebbe stata dura scegliere e così è stato” ha raccontato l’artista ai nostri microfoni “ma sono riuscita a inserire quasi tutto. Ho lavorato con materiali per me innovativi come la farina verde. Come detto ho voluto mettere al centro le persone di Alessandria: mi ha colpito la passione degli alessandrini per i personaggi del passato. Per rappresentare l’alluvione del 1994, in particolare, ho scelto una modalità materica particolare e simbolica. Non voglio dire altro perché vorrei che fosse una sorpresa. Quell’evento di oltre 30 anni fa stimolò la resilienza della città e dei suoi abitanti”.

Insieme alla teatroterapeuta Tamara Paola De Vecchi, Signorini ha inizialmente riletto tutte le storie, gli aneddoti e i racconti degli alessandrini sulla loro città: da metà aprile è iniziata la composizione vera e propria di Alessandria Mia. È capitato di lavorare anche giorno e notte” ha detto Maria Chiara Signorini “i tempi di asciugatura dei diversi materiali, ovviamente, variavano: non è stato semplice”.

La cerimonia di questo sabato a Palazzo Rosso scatterà alle 17.15 in sala Giunta. Saranno presenti le autorità cittadine, provinciali e regionali, le autorità Zontiane e gli ideatori dell’opera. Interverrà Fernanda Gallo Freschi, presidente eletta di Zonta International: nel luglio 2026 alla Convention di Vancouver (Canada) sarà la prima Italiana in 107 anni ad assumere la carica di Presidente di Zonta International. Presenti in Sala Giunta o collegate online ci saranno le presidenti e le socie dei Club Zonta gemellati, Milano Sant’Ambrogio, Cremona e Burbank (in California), ma soprattutto Ornella Stella e le socie di Zonta Club Asti, madrine del Club. Un momento significativo nella storia di Zonta con la consegna di importanti riconoscimenti alle artefici del sodalizio. La presidente di Zonta Club Alessandria Nadia Biancato presenterà i focus dell’associazione e i progetti più significativi di questi 25 anni, tra i quali le tante iniziative per la salute della donna, per il lavoro, la prevenzione della violenza  di genere (qui nel 2012 ha preso avvia Zonta Says No to violence against women declinata in Giù le mani dalle donne, che prosegue ancora oggi con rinnovato impegno e il coinvolgimento di tutte le amministrazioni locali), le iniziative a favore dei giovani e la scuola, nonché il sostegno a molti progetti internazionali, dalla lotta al tetano neonatale sconfitto in Nepal, al microcredito, al contrasto dei matrimoni precoci e forzati in decine di paesi di Asia e Africa.

Forse non tutti sanno che ad Alessandria le donne possono partorire senza dolore solo dal 2003 e grazie ad un progetto di Zonta e dal 2006 possono donare il loro cordone ombelicale. Oggi il punto nascita di Alessandria è primo in Italia. E fu sempre Zonta  22 anni a far aprire per la prima volta al pubblico la Cittadella in occasione di un evento che portò in città oltre 200 donne da ogni Paese del mondo: in questi anni abbiamo condotto iniziative uniche nel loro genere, cercando di distinguerci non per metterci in mostra ma per valorizzare Alessandria, la nostra provincia e sostenere le donne che rappresentano il passato, il presente e il futuro del nostro territorio” ha sottolineato la presidente Biancato “l’opera Alessandria Mia racchiuderà la visione femminile della nostra città con richiami a luoghi, persone, simboli, aziende che hanno un significato imprescindibile per gli alessandrini. Il lavoro, la passione, la fede, l’eccellenza alimentare e produttiva, le parole, i personaggi: Alessandria Mia racconta tutto questo e lo fa grazie alla collaborazione di decine di donne e uomini  che hanno voluto metterci a disposizione oggetti, fotografie, materiali per realizzare un’opera che parla di passato, di quotidiano per proporsi a una lettura anche da parte dei cittadini del futuro”.

COS’È “ALESSANDRIA MIA”

L’opera nata dal percorso corale degli autori di Alessandria Mia è stata realizzata dall’artista Maria Chiara Signorini in varie fasi tecniche e creative. Partendo dalle immagini cardine scelte durante il laboratorio, la base dell’opera è stata popolata di scorci, ritagli, figure, ritratti, simboli e luoghi, posizionandoli rispettando i punti cardinali della città di Alessandria: ad esempio la Cittadella e il fiume che scorre a nord est.

ALESSANDRIA È POLIEDRICA. Il primo lavoro strutturale è stato caratterizzato dal test di resa delle materie, degli elementi naturali, dei resti delle costruzioni da applicare sull’opera; l’artista ha quindi sperimentato varie metodologie di incollaggio e trattamento di fiori, spighe, farina di spinaci, polvere e pezzetti di mattoni, pizzo originale, feltro Borsalino e ancora grano, chicchi di caffè …e una volta stabilita la resa dei materiali e la posizione principale degli elementi pensati e scelti dagli autori, l’artista si è concentrata sul fondale dell’opera.

ALESSANDRIA È CULTURA E CONOSCENZA. Grazie ai numerosi articoli di giornale vecchi e nuovi, è stato possibile immaginare uno sfondo che ricoprisse il legno della tavola con aneddoti, notizie, storie e accadimenti della città e si è proceduto alla preparazione della base.

ALESSANDRIA È MOVIMENTO. Le prime figure realizzate dall’artista unendo ritagli e materiali sono proprio le famose “Borsaline”, a seguire il fiume Tanaro lavorato con diversi punti di azzurro, scarti di altre immagini presenti sull’opera, inoltre l’azione e il movimento si ritrovano ancora negli atleti, nelle biciclette e nelle figure intorno al fiume.

ALESSANDRIA È SOLIDARIETÀ E ACCOGLIENZA. Al centro del lavoro emerge sin da subito il bisogno dell’artista di tradurre l’anima e la bellezza delle genti di Alessandria: ecco dunque comparire un cuore pulsante di ritratti di donne che sono il centro dell’energia d’amore che nutre l’intera opera. Sempre protagoniste appaiono le due colonne rappresentate dalle benefattrici Madre Michel e Carolina Beltrami che sostengono il cuore dal quale fa capolino un Angelo fortemente amato e riconosciuto dalla collettività nella persona di Don Angelo Campora.

ALESSANDRIA È MEMORIA E RICORDO. A definire l’importanza di una società che rende omaggio alla propria storia, vengono posizionati ed elaborati dall’artista elementi come Gelindo, i monumenti più importanti, la Cittadella, l’hotel Alli Due Buoi Rossi e la Madonna della Salve: perché il ricordo e la tradizione sono parte fondamentale della personalità degli Alessandrini!

ALESSANDRIA È BUON GUSTO… ed ecco comparire nell’opera un dolce e prodotti tipici della città: la polenta di Marengo, i baci di Gallina e i cannoli di Zoccola.

Ma ALESSANDRIA È ANCHE PAROLE che ritroviamo scritte tra le immagini dell’opera. Le frasi scelte dall’artista sono emerse dalla penna dei co-autori e, insieme alla tipica chiusura delle cartoline d’epoca, popolano di contenuto il ritratto della città.

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