Autore Redazione
martedì
3 Giugno 2025
06:54
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Cronaca - Ovada

La Società Costruzioni Capannoni di Oviglio porta la grande arte a Viareggio

La Società Costruzioni Capannoni di Oviglio porta la grande arte a Viareggio

OVIGLIO – L’impegno di un grande marchio insieme a uno scultore per una collaborazione inedita e visionaria che unisce la solidità dell’acciaio piemontese alla poesia della scultura contemporanea. Questa la sintesi dell’idea di SCC – Società Costruzioni Capannoni Srl che prosegue la propria partnership con l’artista internazionale Cesare Catania, accompagnandolo nella realizzazione di nuove opere monumentali destinate a lasciare un segno sul territorio nazionale e non solo.

Dopo il debutto alla Biennale di Venezia 2024, dove l’artista ha partecipato in qualità di finalista con una serie di installazioni scultoree imponenti e concettualmente potenti, il sodalizio tra SCC e Catania si rafforza con un nuovo progetto che interesserà la Versilia per l’estate 2025, per poi estendersi in altre città italiane. Un artista, un’industria, una visione comune
La collaborazione tra l’artista e l’azienda ha radici profonde e un carattere autenticamente sinergico: da un lato, l’esigenza espressiva di un autore che concepisce l’arte come esperienza materica, tridimensionale e pubblica; dall’altro, il know-how tecnico e l’eccellenza produttiva di un’impresa attiva da oltre 60 anni nel settore della carpenteria metallica e della lavorazione dell’acciaio.

La SCC, con sede operativa a Oviglio (AL) e una capacità produttiva di oltre 7.000 tonnellate annue, si è affermata a livello nazionale nella costruzione di strutture in acciaio per capannoni industriali, edifici civili e infrastrutture. Il suo stabilimento di 8.000 m² coperti è dotato di tecnologie all’avanguardia per il taglio, la foratura, la saldatura e l’assemblaggio di elementi metallici.
In un contesto artistico che spesso fatica a dialogare con le logiche industriali, la figura di Cesare Catania si impone come eccezione: artista poliedrico, definito dalla critica “un polistrumentista della figurazione”, Catania esplora con la stessa intensità la pittura, la scultura e le contaminazioni digitali, spingendo i propri progetti verso dimensioni architettoniche e urbane.

Dalla Biennale alla Versilia: il percorso di un progetto condiviso

Nel 2024, SCC ha affiancato l’artista nella produzione tecnica e nella realizzazione fisica delle sculture esposte in occasione della Biennale, collaborando alla costruzione di volumi geometrici complessi, in acciaio inox e corten, rifiniti con tecniche avanzate di saldatura e trattamento superficiale. Il nuovo progetto in partenza prevede l’installazione di opere monumentali in acciaio nella zona della Versilia, località scelta non solo per la sua rilevanza turistica e culturale, ma anche per la sua forte identità paesaggistica, che si presta a ospitare installazioni pubbliche integrate nel tessuto urbano e naturale.

Le opere, attualmente in fase di produzione, saranno installate tra l’estate e l’autunno 2025, e costituiranno un vero e proprio percorso d’arte contemporanea all’aperto. SCC fornisce supporto tecnico e logistico nella costruzione di ciascun elemento, collaborando direttamente con l’artista dalla fase progettuale a quella esecutiva.

Acciaio come metafora dell’equilibrio tra forza e armonia

Per SCC, questa collaborazione non è solo una prova della propria flessibilità industriale, ma anche un esempio di contaminazione virtuosa tra mondi tradizionalmente separati: l’arte e l’impresa, l’intuizione e la progettazione, la bellezza e la tecnica.
L’acciaio è un materiale che ha in sé la forza della resistenza e l’eleganza dell’essenzialità. È un elemento perfetto per raccontare l’equilibrio dinamico delle mie opere, che vogliono emozionare ma anche dialogare con lo spazio urbano“, afferma Cesare Catania.
Siamo fieri di affiancare un artista della visione e del gesto come Cesare, mettendo a disposizione la nostra competenza per trasformare in realtà forme complesse e sfide strutturali uniche“, dichiara la direzione tecnica della SCC.

Il Piemonte che guarda oltre

Per la SCC, storicamente legata al territorio di Alessandria, questo progetto rappresenta anche un’occasione di valorizzazione del Piemonte industriale in un contesto di rilievo artistico e culturale. È la dimostrazione che le eccellenze produttive locali possono essere protagoniste anche in ambiti creativi e internazionali, contribuendo alla costruzione di una nuova narrativa estetica che parte dalla materia e arriva all’emozione. Il percorso con Cesare Catania non si esaurisce con il progetto Versilia: altre tappe sono previste nei prossimi mesi, sia in Italia che all’estero. Le opere saranno pensate per dialogare con il contesto urbano, architettonico e paesaggistico, e per contribuire attivamente alla costruzione di un patrimonio artistico contemporaneo condiviso.

Partner artistico locale: Galleria Fidanda

Il progetto Versilia sarà inoltre sviluppato in collaborazione con Galleria Fidanda, partner artistico locale che affiancherà l’artista e SCC nella valorizzazione culturale dell’iniziativa. La galleria avrà un ruolo attivo nella promozione del progetto sul territorio, contribuendo al dialogo tra arte pubblica e comunità locale, e fungendo da punto di riferimento curatoriale per l’intero percorso espositivo.

L’opera

Alta più di quattro metri, scolpita in acciaio saldato e trattato superficialmente, la scultura Il Cuore della Terra – Version non è solo una presenza fisica: è un ponte simbolico tra Livorno e il mondo digitale. Un’opera che parla di origine e futuro, che nasce dall’omonima collezione di Cesare Catania, il cui primo pezzo risale al 2013, e che arriva per la prima volta in Toscana, scegliendo proprio il mare di Livorno come punto di partenza per un nuovo viaggio.
Una scultura dai colori forti che richiamano il bronzo dell’antichità, ma che grazie alla realtà aumentata e all’intelligenza artificiale diventa un ponte tra l’arte contemporanea e l’arte del futuro. Il tutto in un contesto classico come quello della Fortezza di Livorno

Un’opera sospesa tra materia e immaginazione

L’opera esposta a Livorno richiama la versione “G” presentata alla Fabbrica del Vapore di Milano nel 2023, ma qui si apre a nuovi equilibri formali e dinamiche visive. Sfere, poliedri e volumi fluttuanti sembrano sfidare la gravità, suggerendo un mondo in continuo movimento tra ordine e caos, razionalità e intuizione. È una danza scultorea tra ciò che è e ciò che potrebbe essere, tra Terra e sogno. Il tutto amplificato grazie alla realtà aumentata e proiettato sui nostri cellulari in un mondo Phygital. Tutti gli appassionati d’arte infatti, grazie al proprio smartphone, potranno osservare la scultura in realtà aumentata, alimentando quindi l’idea di arte democratica tanto cara all’autore, fondatore per altro nel 2024 del primo manifesto di arte democratica.
Dunque una scultura fisica e digitale allo stesso tempo. L’arte, così, si apre e si moltiplica, diventando democratica, accessibile, parte viva del paesaggio urbano e relazionale.

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