Autore Redazione
domenica
20 Luglio 2025
15:32
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Cronaca - Alessandria

Al Carcere di San Michele sequestrati 32 grammi di hashish nascosti nel giubbotto di un detenuto

Al Carcere di San Michele sequestrati 32 grammi di hashish nascosti nel giubbotto di un detenuto

ALESSANDRIA – Lo scorso venerdì la Polizia Penitenziaria del carcere di San Michele, ad Alessandria, ha rinvenuto e sequestrato quasi 32 grammi di hashish, nascosti nella fodera della manica di giubbotto di un detenuto, ospitato nella camera di pernottamento. Lo ha rivelato il segretario regionale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe, Vicente Santilli. La Procura della Repubblica è stata informata affinché proceda agli accertamenti di competenza.

Questo episodio conferma la professionalità e la dedizione degli agenti ha sottolineato Santilli “malgrado organici ridotti e condizioni operative spesso critiche, il personale di Polizia Penitenziaria garantisce quotidianamente la legalità e la sicurezza dell’istituto, prevenendo traffici che alimentano tensioni e violenze tra i detenuti”.

Il SAPPe, nel congratularsi con gli agenti, ha ribadito “la priorità di potenziare gli organici per assicurare perquisizioni sistematiche e tempestive, fornire strumenti tecnici aggiornati (scanner, kit antidroga portatili, body cam) per contrastare le nuove modalità d’introduzione di sostanze illecite, riconoscere sul piano economico e professionale l’alto livello di competenza dimostrato dal personale, intensificare la formazione mirata sulle tecniche di ricerca e sui protocolli di sicurezza, così da mantenere elevati standard di intervento”.

“Il SAPPe” ha concluso il segretario Santilli “vigilerà affinché l’accaduto non resti un episodio isolato, ma diventi occasione per rafforzare i presidi di sicurezza negli istituti piemontesi, tutelando il lavoro e l’incolumità di chi indossa l’uniforme”.

Il Segretario Generale del primo Sindacato della Polizia Penitenziaria, Donato Capece, ha sottolineato che nelle carceri italiane il 30% circa dei detenuti è tossicodipendente e anche più del 20% degli stranieri ha problemi di droga e che nonostante l’Italia sia un Paese il cui ordinamento è caratterizzato da una legislazione all’avanguardia per quanto riguarda la possibilità che i tossicodipendenti possano scontare la pena all’esterno, i drogati detenuti in carcere sono tantissimi”. “Peraltro è utile ricordare che anche nelle ultime relazioni al Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze in Italia è emerso come lo scenario della diffusione e del consumo di sostanze stupefacenti e psicotrope in Italia è caratterizzato da trend in aumento: in rapporto sia ai consumi, sia ai reati penali in violazione del “Testo Unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza”, sia alla domanda di trattamento. Fatto, questo, che coinvolge anche la popolazione detenuta” ha concluso Capece “il SAPPE rinnova percorsi di formazione ed aggiornamento professionale ad hoc per il personale della Polizia Penitenziaria”.

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