Autore Redazione
sabato
26 Luglio 2025
05:37
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Cronaca - Alessandria

Mail, chiamate e attese. “L’odissea” di un cittadino per ottenere un rimborso da Alegas

Mail, chiamate e attese. “L’odissea” di un cittadino per ottenere un rimborso da Alegas

ALESSANDRIA – Una lunga trafila di mail e chiamate iniziata quasi un anno fa per ottenere un rimborso da 329 euro. È “l’odissea” raccontata da un alessandrino, che ha cercato di far valere il diritto della propria famiglia a ricevere una somma dovuta da Alegas, e che si è risolta solo negli ultimi giorni quando si è rivolto a Radio Gold.

La vicenda prende le mosse da una fattura del gas intestata al padre dell’uomo, oggi deceduto, in cui le letture stimate superavano di oltre 300 euro il consumo reale. Una casistica definita “rara” da Alegas, ma che comporta una procedura più articolata per la restituzione del credito. Il cittadino aveva avviato la pratica quando il padre era ancora in vita, ma dopo il decesso dell’uomo la burocrazia si è fatta più complessa: voltura del contratto alla madre, invio di documenti e certificati.

Il cittadino assicura di aver seguito passo dopo passo le istruzioni ricevute dal call center e via mail. Tuttavia, i problemi si sono susseguiti: richieste di ripetere operazioni, invio di nuovi documenti, attese promesse di 30 giorni che diventavano 60. Alla fine l’alessandrino ha segnalato la vicenda a Radio Gold. “Non è tanto per i soldi, che comunque rappresentano un piccolo ma importante aiuto per una donna che vive con la pensione di reversibilità del marito – ha spiegato – ma più che altro per capire come muoversi senza perdersi in un labirinto di indicazioni  contraddittorie”.

Dopo l’intervento di Radio Gold, la pratica si è sbloccata in pochi giorni. Ma l’episodio riporta l’attenzione su un problema non isolato: anche altri alessandrini, nelle settimane scorse, avevano lamentato tempi lunghi e difficoltà nel ricevere chiarimenti da Alegas.

Contattata dalla redazione, la società ha spiegato che per importi inferiori ai 300 euro i crediti degli utenti vengono scalati automaticamente nelle bollette successive. Quando la cifra supera i 300 euro, invece, l’utente riceve una comunicazione con la richiesta di indicare come intende ricevere il rimborso: con bonifico in caso di domiciliazione bancaria oppure con assegno. L’utente ha tre settimane per rispondere, ha spiegato Alegas, e poi la somma viene restituita “in media in 6-8 settimane”.  Un processo che, almeno sulla carta, dovrebbe essere semplice ma che è  diventato un percorso ad ostacoli per l’alessandrino che ha contattato Radio Gold. Il suo caso era più complesso, per la burocrazia legata al decesso del genitore, ma lascia aperta la domanda posta dal cittadino: “Quanti, magari anziani o meno digitalizzati, alla fine rinunciano per sfinimento?“.

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