24 Agosto 2025
11:35
Un pomeriggio passeggiando e un po’ sognando con Vittorio Alfieri
FERRERE – “Dal sogno alla realtà” è un titolo che racchiude storia, paesaggio, letteratura e parole che ne scaturiscono, immagini mentali che si inseriscono nelle fessure di ciò che è documentato. Un duplice registro che ha segnato, ieri 23 agosto, l’inizio della seconda edizione del ciclo di incontri “Passeggiando con Vittorio Alfieri”, che continuerà sino al 12 ottobre nei luoghi legati al conte ed alla sua famiglia. Il prossimo appuntamento sarà domenica 21 settembre, a Revigliasco d’Asti, con “Un sogno d’ombra è l’uomo” con Giorgia Cerruti e Davide Giglio, della Piccola Compagnia della Magnolia, accompagnati dal violino di Andrea Bertino. La manifestazione è organizzata dall’Ecomuseo Basso Monferrato Astigiano con l’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero, il Centro Studi Alfieriani di Asti, i Comuni coinvolti e con il contributo della Fondazione CrAsti.
Ogni passeggiata teatral/letteraria ha una scenografia naturale e architettonica, si dispiega in un paesaggio che fa da sfondo e racchiude una memoria legata alla narrazione. A Ferrere la memoria riconduce a Francesco Elia, il fidato cameriere di casa Alfieri che qui nacque e che accompagnò il giovane Vittorio nel grand tour per l’Europa, standogli al fianco per tutto il suo periodo giovanile, come spiegato da Carla Forno, direttrice del Centro Studi Alfieriani di Asti. Nel percorso a tappe dal Castel Vecchio al Castel Rosso Chiara Buratti e Tommaso Massimo Rotella, accompagnati dalle musiche settecentesche del violino di Andrea Bertino, hanno ripercorso tre momenti diversi della vita del conte, penetrando, con il chiavistello delle sue memorie, nelle sue passioni e andando oltre, ovvero al pensiero di tre donne per lui importanti.
Alle parole dell’autobiografia dell’Alfieri si intrecciano dialoghi immaginari, ma costruiti da Carla Forno sulla scorta di studi ferrei, con la madre Monica Maillard de Tournon, con Penelope Pitt e con l’amatissima Contessa d’Albany. E’ qui che il sogno diventa un oltre e completa, senza mai tradirla, la memoria documentata. Ogni personaggio femminile è interpretato da Chiara Buratti e sembra sorprendere Alfieri/Tommaso Massimo Rotella, ricordando e rivolgendosi a lui, interloquendo e commentando passi della “Vita di Vittorio Alfieri scritta da esso”. Si entra nell’infanzia del piccolo Vittorio con immagini di oggetti come la culla rossa e blu (presente nell’inventario dei beni alla morte del padre Antonio Amedeo Alfieri), che si affiancano agli scritti di suo pugno.
La giovinezza è rievocata nel segno della passione per l’amante londinese Penelope Pitt, narrata a ritroso, alla luce di un incontro casuale, vent’anni dopo la loro storia. E’ amore travolgente, ma anche ironia nella descrizione, sempre nella “Vita” del caro prezzo (pecuniario, s’intende) da pagare di fronte alla legge inglese per l’adulterio. Il tono irrisorio usato per narrare il duello col marito dell’amante svela un lato persin comico e rivela il distacco proprio di una visione matura e sarcastica. Infine l’amore duraturo per la Contessa d’Albany, sbocciato a Firenze nel 1777, sopravvissuto a lontananze forzate e conclusosi con i dieci ultimi anni di convivenza. Con lei la rivoluzione a Parigi, l’entusiasmo per le sue ragioni ideali, la disillusione per le sue conseguenze e la fuga rocambolesca verso la Toscana.
Aleggia sempre un po’ onirica la presenza femminile, sempre appare un accenno di stupore da parte del protagonista narrante, in una fusione tra documentazione e lettura tra le righe. Si segue la storia, c’è un ordine cronologico preciso, ma c’è anche un senso di apparizione che trascende il tempo e lascia sospesi. C’è intimità e, in questo registro, un sottinteso accenno alla morte di un bambino, ricavato da un lavoro filologico sulle Rime del tragediografo. E’ un viaggio, “Passeggiando con Vittorio Alfieri”, e come ogni viaggio è una scoperta di luoghi e di storie, racchiude segreti ed emozioni. Soprattutto è un salto attraverso il tempo, la letteratura e le tante immagini che essa genera.