5 Settembre 2025
11:37
Sanità piemontese “in continua sofferenza”: la denuncia della Fp Cgil Alessandria
ALESSANDRIA – Un quadro critico quello tracciato dalla Fp Cgil Alessandria sulla sanità piemontese. Gli ospedali vivono una “sofferenza continua per la carenza di personale medico, infermieristico e di supporto”. Nonostante il piano straordinario di assunzioni, i numeri restano negativi e i lavoratori sono costretti a coprire turni sempre più pesanti, saltando riposi e lavorando in condizioni al limite.
A denunciarlo è il funzionario sindacale con delega alla sanità pubblica Vincenzo Costantino, secondo cui i concorsi non riescono più a colmare i vuoti: “Sempre meno professionisti vi partecipano e chi entra spesso lascia dopo pochi mesi. Carichi eccessivi, stipendi bassi e mancanza di prospettive stanno portando a un’escalation di uscite senza rimpiazzi”. Il sindacato punta il dito contro la mancanza di una strategia comune regionale: ogni Asl agirebbe per conto proprio, in modo frammentato e senza una visione a lungo termine. A questo si somma un forte disavanzo che porta a tagli ai servizi con un impatto diretto sui cittadini e un vantaggio per la sanità privata.
Criticità emergono anche dal nuovo Piano Socio Sanitario Regionale, che presenta lacune su cronicità, salute mentale, disabilità e non autosufficienza. Le Case e gli Ospedali di Comunità, previsti dal Pnrr, restano spesso solo sulla carta o si rivelano “contenitori vuoti” per la mancanza di personale qualificato e di una vera integrazione con la medicina territoriale.
“Di fronte alla carenza di personale – sottolinea Costantino – l’unica risposta sembra essere far lavorare di più i sanitari, pagarli di meno e peggiorare le loro condizioni. È inaccettabile. Servono risorse ma anche interventi strutturali sulle condizioni di lavoro, sul diritto al riposo e sulla sicurezza. La salute non può aspettare e i cittadini non possono più permettersi il lusso di essere pazienti”.