8 Settembre 2025
10:13
Scontro Adl Cobas-Vero Group: bloccate le attività
AGGIORNAMENTO ORE 13.20: “Non prendiamo le parti di nessuno ma chi cita impropriamente il nome del nostro sindacato ne risponderà nelle sedi opportune”: l’intervento su Radio Gold del segretario provinciale Uil Trasporti, Alessandro Porta.
AGGIORNAMENTO ORE 11.05 – L’Azienda Vero Group ha replicato alle nuove dichiarazioni di Adl Cobas “rigettando completamente tutte le accuse e in particolare il ritenuto comportamento antisindacale“. Vero Group inoltre ha annunciato che difenderà il lavoratore di cui si chiede il licenziamento.
TORTONA – Duro scontro tra la proprietà di Vero Group e Adl Cobas questa mattina al magazzino Rivalta Spedizioni di Torre Garofoli. Dopo l’assemblea sindacale di questa mattina buona parte dei lavoratori si è riunita davanti ai cancelli bloccando le attività.
Adl Cobas rivendica l’azione dopo quella che definisce “un’escalation di comportamenti inaccettabili e profondamente antisindacali. Negli ultimi giorni, abbiamo assistito a un episodio di gravità inaudita: la proprietà ha tentato di comprare i nostri delegati e iscritti, proponendo loro di abbandonare ADL Cobas per passare alla Uil. L’offerta, una palese provocazione, includeva promesse di maggiori guadagni e la possibilità di ricevere un preavviso sui test antidroga“. Il sindacato sostiene come questo atteggiamento promuova posizioni più “accomodanti” mentre “le lavoratrici e i lavoratori hanno diritto a un sindacato libero, indipendente, che non si pieghi alle pressioni padronali e che non accetti compromessi sulla pelle di chi ogni giorno produce ricchezza. Non accetteremo che il nostro sindacato venga attaccato in questo modo ignobile. Non permetteremo che l’intimidazione e la corruzione diventino la norma“. La proprietà ha replicato contestando l’attenzione verso i lavoratori che già godono di “stipendi più alti rispetto alla media con benefit concordati“. Tutto questo accompagnato, sostiene Vero Group, da “atteggiamenti minacciosi da parte degli esponenti di Adl Cobas quando il nostro avvocato a provato a intessere un dialogo“.
Adl Cobas ha annunciato che non intende fare alcun passo indietro e ha chiesto una serie di azioni a cominciare dalla cessazione di “comportamenti antisindacali” con la rimozione delle figure che hanno agito in tal senso, l’aumento dei ticket mensa, un premio per Natale di 500 euro. Il sindacato ha poi ricordato il diritto costituzionale di sciopero rispondendo così alle accuse mosse dal gruppo.